LA PROCESSIONE DEL CRISTO MORTO DI ORTE

3 maggio 2025

La processione di Orte è un evento religioso di grande importanza storica e culturale. Celebrata nel giorno del Venerdì Santo, è considerata, se non la più antica, una delle più antiche in Italia; risale alla metà del 1100, per la precisione intorno all’anno 1159. Si tratta della processione del Cristo Morto, un corteo che ripercorre i momenti salienti della passione di Gesù, e che coinvolge circa 500 figuranti, inclusi i cirenei che portano le croci e trascinano catene, i penitenti che si muovono a piedi scalzi, e l'accompagnamento musicale del "Miserere".  Presso il museo delle confraternite è possibile visitare una sala espositiva con oggetti processionali e altre reliquie devozionali, la bara del Cristo morto, costruita nel 1700 e che viene portata in spalla da 14 confratelli, e la statua della madonna addolorata portata in processione a spalla. Otto sono le compagnie maschili con una divisa fatta da tunica e manto di colore diverso ed una femminile, quella del Santissimo Rosario. 

Sono: Confraternita SS.mo Sacramento, Confraternita Santa Croce, Confraternita Misericordia, Confraternita SS.ma Trinità, Confraternita San Pietro, Confraternita Madonna SS.mo Rifugio dei Peccatori, Confraternita Madonna delle Grazie, Confraternita Sant'Antonio Abate, Confraternita SS.mo Rosario

Confraternita SS.mo Sacramento:

Mantiene la tradizione storica che era composta da pochissime persone, i sacerdoti e i notabili della città. Sacco bianco e mantellina rossa la sua divisa, aveva funzioni devozionali e religiose.

Confraternita di Santa Croce:

È la più antica che è in Orte e in Italia. La prima notizia che abbiamo risale al 1159. Oltre che nel sociale notevole anche l'impegno nel campo dell'arte. Il colore è completamente bianco.

Confraternita della Misericordia:

È stata fondata nel 1554 e provvedeva al trasporto e alla sepoltura dei morti, ha sede nella chiesa di San Francesco. Con sacco e cappuccio nero è stata sempre composta per lo più da famiglie ortane di maggior riguardo.

Confraternita della SS.ma Trinità:

Sacco e cappuccio rosso, è anch'essa una delle più nobili e antiche, e una delle più attive non solo sul piano religioso, ma anche sul piano sociale e artistico.

Confraternita di San Pietro:

Di recente costituzione (seconda metà del 1800) è numerosissima, ha sede nella chiesa omonima. Il suo colore è il grigio. 

Confraternita della Madonna del SS.mo rifugio dei peccatori

Fu fondata nel 1724 ed aveva due sezioni, maschile e femminile. Sacco bianco e mantellina celeste il colore della divisa.

Confraternita Santa Maria delle Grazie:

È molto antica, probabilmente di epoca quattrocentesca, ha curato sempre il Santuario della Madonna delle Grazie. La mantellina Blu con decorato il simbolo mariano sopra il sacco bianco è la sua divisa.

Confraternita Sant'Antonio Abate:

È la più recente di tutte, fondata nel 1961 è composta dagli abitanti del quartiere sorto accanto alla chiesa di San Michele. Lo storico ortano Gioacchini rammenta che furono i contadini della zona che vollero essere presenti alla processione del Venerdì Santo e scelsero una divisa bianca con mantellina marrone, proprio a ricordare il colore della terra che giornalmente lavorano.

Confraternita SS.mo Rosario: 

È l'unica femminile, antica la sua fondazione, nel 1548, anche se all'atto della sua fondazione era composta anche da uomini, il rettore è sempre stato una donna.  Oggi sfila nelle processioni con le consorelle vestite con lungo abito nero.


MUSEO DELLE CONFRATERNITE


ORTE MEDIOEVALE

La processione ha un rito preciso e molto articolato, sempre uguale nel tempo.

Alle ore 21.30 in punto del venerdì di Pasqua nella chiesa madre di S. Croce, il Rettore Generale delle Confraternite (sacco bianco e mantellina rossa) comanda al furiere generale di chiamare le altre Confraternite affinché si inizi la processione.

Il furiere generale, arrivato in piazza della Libertà, ordina a un suo vice di recarsi nelle chiese di S. Pietro e S. Francesco, e all’altro di andare nelle chiese di S. Biagio e di S. Maria di Loreto, dove sono ad attendere la chiamata le diverse Confraternite.

Quando le Confraternite sono giunte all’imbocco delle varie strade che sfociano su piazza della Libertà, al comando del furiere generale si incamminano verso la chiesa madre di S. Croce, sita in piazza del Popolo, secondo un ordine di precedenza stabilito dall’antichità di ognuna. Nel frattempo, fuori dalla chiesa di S. Croce sono state poste la Bara del Cristo Morto e il simulacro dell’Addolorata. Quando le Confraternite chiamate dai furieri sono sfilate davanti alla Bara e al simulacro dell’Addolorata, si accodano la Confraternita fondatrice di S. Croce (sacco e cappuccio bianco) con la Bara del Cristo Morto, il simulacro dell’Addolorata, la Confraternita femminile del Ss.mo Rosario (mantella e velo nero). Dopo avere percorso via Matteotti, la processione torna nuovamente in piazza della Libertà; qui le Confraternite si dispongono a forma di cuore con al centro la Bara e il simulacro dell’Addolorata. Dopo un breve discorso del Vescovo diocesano ed il miserere eseguito dai confratelli, la processione riprende il suo cammino transitando per via Gramsci, immettendosi poi in via Principe Umberto, percorrendo, poi, per intero via Garibaldi. Da qui l’ultimo breve tratto per via Piè di Marmo e il ritorno a piazza del Popolo, intorno alle ore 23.30. Qui viene cantato lo Stabat Mater e recitata la preghiera del confratello. Alla mezzanotte circa la Bara e il simulacro dell’Addolorata fanno rientro nella chiesa di S. Croce e le altre Confraternite tornano nelle rispettive chiese.

PROCESSIONE 2025

Questo evento si svolge in un borgo medioevale di pregevole bellezza e alla sola luce delle torce. L’illuminazione elettrica viene interrotta per tutta la durata della processione, così come è interdetto il transito e la sosta di veicoli. Potete tutti, credenti o meno, immaginare la suggestione di questo momento che permette di assaporare atmosfere ormai perdute. Può a buona ragione essere considerata come un orologio del tempo che riporta spettatori e figuranti indietro di secoli. Consigliamo di assistere almeno una volta a questo evento, arrivando ad Orte dal pomeriggio per goderne una visione di giorno e visitare il museo delle confraternite in piazza del Popolo.

 

Notizie storiche e tecniche: pagina ufficiale delle confraternite riunite

 

FOTOGRAFARE L’EVENTO

Qualche consiglio dettato dalla nostra personale esperienza, che potrebbe tuttavia essere diversa da quella di altri.

Ottenere l’accredito stampa è piuttosto difficile e bisogna provarci con larghissimo anticipo. Ne vengono concessi pochi e la lista si chiude molto in anticipo sulla data dell’evento. Lo potrete richiedere alle confraternite riunite. Va detto che, almeno a nostra esperienza, non è strettamente necessario. Abbiamo potuto fotografare abbastanza liberamente, grazie anche alla grande cortesia degli abitanti e l’estrema disponibilità dei confratelli.

Il consiglio pratico è di andare dal pomeriggio per qualche scatto alla luce del giorno del bellissimo borgo e familiarizzare coi luoghi; poi una tappa d’obbligo è al museo delle confraternite in Piazza del Popolo (ingresso gratuito) dove ci sono la bara del Cristo e il simulacro della Madonna addolorata che vengono portati in processione, numerosi oggetti utilizzati dalle confraternite nonché un certo numero di pregevoli opere d’arte.

Avvicinandosi la sera, potrete fare uno spuntino nelle locande in prossimità di Piazza Libertà.

Utile trovarsi in Piazza Libertà quando il furiere generale mandato dal Rettore ordina ai suoi due vice di andare a chiamare le confraternite nelle loro chiese sedi. Seguendo loro potrete arrivare direttamente e rapidamente alle varie chiese e fotografare i preparativi per la processione.

Ultima tappa dei vice furieri è la Chiesa di S. Croce in piazza del Popolo da dove parte la processione. Qui, cercatevi un buon posto: possiamo suggerire l’imbocco della stretta strada sulla destra della chiesa, dove passa la processione da molto vicino e frontalmente, mentre tutti si accalcano nella piazza prendendo l’arrivo delle confraternite da piazza della libertà quasi solo lateralmente. Scegliete un corpo macchina performante che lavori anche ad altissimi ISO ed una lente molto luminosa: la luce è davvero scarsissima. I confratelli si muovono abbastanza lentamente e spesso si fermano, non ci sarà il problema del movimento, se saprete cogliere l’attimo giusto, ma sarete comunque costretti a lavorare con diaframmi aperti e ISO altissimi. Gli scatti migliori, a nostra esperienza, si fanno nella piazza Libertà dove vi consigliamo di dirigervi prima che la folla intasi le strade. Li riuscirete, con un po’ di garbo, a intrufolarvi alle spalle del cerchio delle confraternite per foto memorabili d’insieme. Buoni scatti.