LA VILLA DELLE ANIME INQUIETE

Su questa Villa, o ciò che ne rimane, abbiamo scoperto poco. Sappiamo il suo nome, scoperto che è indicata nel catalogo dei beni culturali della Sovrintendenza delle province di Caserta e Benevento come Villa in stile liberty di fine ottocento in uso privato. 

La Villa si trova nella provincia casertana ed è ubicata ai margini del centro abitato, con accesso privato da un viottolo su strada provinciale. C’è traccia di lavori edili ma lo stato di abbandono di tale cantiere unito alla assenza di protezioni e cartelli indicanti il progetto, le maestranze o anche semplicemente la presenza di un’area cantierizzata, fanno ritenere che gli interventi non siano più attuali e che, anzi, il tentativo di recupero sia naufragato da tempo. In vero, sembrerebbe che i pochi interventi fatti siano stati approssimativi e non rispettosi dello stile e del pregio della villa e che essi stessi possano essere stata la ragione di un arresto dei lavori.

Questa bella Villa se ne sta malconcia ad aspettare la sua sorte; come una bella donna maltrattata e segnata dalla vita, sembra osservarti con lo sguardo sfuggente di chi prova vergogna. E' completamente aperta ed abbiamo voluto vedere come fosse all’interno, ma si può solo immaginare perché le scale sono in uno stato tale da sconsigliare di salire al primo piano. Ed è un vero peccato perché volevamo vedere da vicino un grande salone impreziosito da un grande e bellissimo finestrone stile floreale di cui rimane solo il telaio di ferro, non più presenti le classiche vetrate colorate. Lo avevamo notato subito da lontano e ne siamo dispiaciuti. Il pian terreno pur nella distruzione rivela ancora sprazzi della bellezza passata. Circumnavigando la villa si nota che fosse discretamente grande con un ulteriore edificio ad “elle” che è in condizioni ancora peggiori della Villa, invaso ormai da una fitta vegetazione. Abbiamo notato tracce di un incendio, più evidente su una facciata laterale, che abbia interessato entrambi i piani, ma anche questa è una nostra supposizione perché su questa Villa non c’è alcuna notizia, a parte la scarna schedatura, ed essa rimane un mistero. 

Per le persone facilmente impressionabili, non proseguite oltre con la lettura!

Quel giorno ad esplorare con noi c’era una persona che rimase nel giardino antistante la villa, senza volere entrare lì dove era possibile e senza nemmeno avvicinarsi. Gli chiedemmo se si stesse annoiando e lei rispose di no con un mezzo sorriso, ma capimmo che c’era qualcosa che non andava, notammo una sorta di disagio che evidenziava riserva mentale nella risposta. Facendo urbex abbiamo frequentato un vasto ed eterogeneo panorama umano, ognuno con i suoi tempi, le sue fissazioni, le sue paure e quindi abbiamo pensato che avesse le lune storte e non gli andasse più di esplorare o che forse il posto non gli piacesse o peggio gli mettesse inquietudine. Terminato il giro, finito di fotografare ci dirigemmo verso le macchine e fu lei a rompere il silenzio. “Chiedo scusa per prima, ma devo dirvi una cosa sperando che non mi prendiate per matta…” e continuò “io ho una particolare sensibilità, diciamo che sento e vedo delle cose dove c’è stato qualche brutto evento. Non so se voi crediate in queste cose ma spero solo che non pensiate male di me. Facendo giri anche con altre persone non mi è accaduto spesso di provare qualcosa e quando è accaduto erano sensazioni lievi o visioni sfumate. Stavolta invece ho avuto proprio paura”. Ci guardò come se aspettasse una sorta di invito o autorizzazione a continuare. “Noi non abbiamo questo particolare tipo di sensazioni, siamo abbastanza razionali come persone ma non abbiamo motivo di credere che tu sia non sana di mente o che ci stia prendendo in giro. Raccontaci pure, se vuoi, che cosa hai visto o sentito” – “niente ragazzi…prima ho provato un crescente malessere, ho pensato che mi stesse venendo qualcosa, ma siccome più ci avvicinavamo alla Villa più questa sensazione aumentava, ho pensato di fermarmi un attimo nel prato e vedere se mi passava. La mia paura è che mi stesse per capitare un accidente finché non ho visto una figura che mi fissava dal primo piano, proprio da quel bel finestrone grande, ma la cosa spaventosa è che sembrava un essere incorporeo, sfumato e non con i piedi al suolo, come se stesse fluttuando. Non ero vicinissima ma potevo vedere bene il viso che era di una ragazzina ma con lo sguardo e la durezza di una vecchia, il vestito era macchiato di sangue; apriva la bocca come per parlare ma io la sua voce è come se la sentissi nella mia testa… diceva - non l’ho rubata io giuro, Maria non ha rubato nulla - … ma non ha detto che cosa e poi la visione si è dissolta. Ora ci stiamo allontanando dalla Villa ma purtroppo il malessere non va via. Sento come un grande freddo interiore…” 

Inutile dire che la cosa ha turbato tutti noi, anche perché vedevamo lo stato di evidente agitazione e prostrazione della nostra compagna. Ci siamo offerti di accompagnarla in farmacia per prendere un tranquillante ma ha solo voluto andare via. Ognuno si faccia la sua opinione di ciò, ho solo raccontato cosa successo, omettendo comunque di fare nomi e senza dare alcun giudizio a quello che mai potremo comprendere, poiché confinato nella mente di una sola delle persone presenti li quel giorno. Abbiamo rivisto un'altra volta la nostra amica ed era perfettamente a posto, serena, godendosi l’esplorazione del giorno. Speriamo di scoprire un giorno qualcosa su questa storia ... ma forse è meglio di no.

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.

 

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