SPAGNA Madrid


PLAZA MAYOR

 

PRINCIPALI QUARTIERI:

AUSTRIAS La Madrid più antica combina lo stile dinastico del Palazzo Reale con l’atmosfera popolare di Plaza Mayor e dintorni.

 

BARRIO DE LAS LETRAS O QUARTIERE LETTERARIO: Rievoca la Madrid in cui sono vissuti i grandi scrittori del Secolo d’Oro della letteratura spagnola.

 

CHUECA Commercio, cultura, buona cucina, ultime tendenze e divertimento in un quartiere che è sempre alla moda.

 

SOL L’epicentro turistico della capitale si trova in questa zona trafficata

 

LA LATINA   Uno dei quartieri più tradizionali e multiculturali di Madrid.

 

BARRIO DE SALAMANCA Tradizionalmente Salamanca è da sempre una zona residenziale, abitata in particolare dalle élites politiche ed economiche del paese. Negli ultimi cinquant’anni, ha rappresentato anche una delle aree della moda di lusso più importanti della capitale.

 

 

MALASANA Deve il suo nome a Manuela Malasaña, eroina madrilena della rivolta del 2 maggio 1808 contro le truppe francesi. E’ il quartiere con gli abitanti più bohémien e moderni della città. Punto di riferimento madrileno della moda retrò e della cultura underground.

 

SPOSTARSI A MADRID

L’abbonamento Turistico di Trasporto consente l’utilizzo di tutti i trasporti pubblici della Comunità di Madrid senza limitazioni durante il periodo di validità e, pertanto, rappresenta un modo pratico e conveniente per spostarsi nella città.

L’abbonamento può essere scelto con durate da 1, 2, 3, 5 e 7 giorni e per due zone (A e T). La Zona A comprende i servizi della Metro della zona A (Madrid Città) incluso l’Aeroporto, tutte le linee urbane degli autobus (esclusa la linea Exprés per l’Aeroporto), le zone 0 e A della rete dei Treni urbani di Renfe e la ML1 della Metro Leggera.

La Zona T comprende tutte le zone della Metro, tutte le linee urbane ed extra-urbane degli autobus della Comunità di Madrid (esclusa la linea Exprés per l’Aeroporto) inclusi i servizi fino a Guadalajara e Toledo, tutta la rete dei Treni urbani di Renfe e la Metro Leggera ML2 e ML3.

 

BUS ESPRESSO AEROPORTO Madrid dispone di un servizio di trasporto che collega il centro della città all’aeroporto Madrid-Barajas. La linea circola 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno. L’autobus, denominato “Espresso dell’aeroporto”, compie il percorso in circa 40 minuti. Passa ogni 15 minuti in orario diurno e ogni 35 minuti in orario notturno. Il prezzo del biglietto è di 5 euro, da pagare sull’autobus stesso.

 

METROPOLITANA

La Metro è la maniera più efficiente, rapida ed economica di muoversi per Madrid. La città possiede una rete metropolitana molto vasta, una delle più complete d’Europa, e copre quasi tutti i punti della capitale e di molte altre cittadine vicine. Attualmente, esistono dodici linee. La Metro fornisce un sistema di trasporto rapido dalle 06:00 alle 01:30, con un intervallo tra un treno e l’altro che oscilla tra i 2 minuti, durante le ore punta, e i 15 minuti di notte (a partire delle 00:00). L’intervallo tra un treno e l’altro durante la giornata è maggiore nel fine settimana.

AUTOBUS

 

Madrid dispone di un’importante rete di autobus urbani appartenenti all’Azienda Municipale dei Trasporti (EMT), che percorre praticamente tutta la città. Le poche aree non coperte dalla metro, sono comunque coperte dalle linee di autobus. Nelle vie principali esistono le carreggiate riservate ai bus, ma va considerato che nei momenti di traffico intenso, anche gli autobus vengono rallentati, rendendoli più lenti rispetto alla metro.

MANGIARE A MADRID

Nell’estate del 1561, Filippo II stabilì la capitale del Regno di Spagna a Madrid. Questo evento raddoppiò in pochissimi anni la popolazione dell’antico insediamento arabo e iniziò a definire uno degli elementi più caratteristici della gastronomia madrilena, ovvero la coesistenza di due cucine indipendenti, ma non isolate: quella popolare e quella aristocratica. Questa distinzione tra una cucina sofisticata e un’altra di origini più umili proseguì fino al XIX secolo, anche se gli scambi reciproci sono stati costanti.

Nel XIX secolo questa divisione ha iniziato ad essere meno netta. È allora che si sviluppano le osterie – riprendendo la tradizione culinaria delle locande–, le taverne e i primi ristoranti moderni. Questi locali, insieme ai caffè, alle locande e alle pasticcerie formavano lo scenario gastronomico di Madrid alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo. I piatti tipici di questa epoca sono il cocido de tres vuelcos (stufato servito in tre portate), i soldaditos de Pavía (baccalà fritto), il besugo alla madrilena (pagello), il potaje de vigilia (zuppa di ceci e baccalà), i bartolillos (pasticcini alla crema).

Moltissimi locali hanno deciso di mantenere l’identità caratteristica della gastronomia madrilena che, come poche altre, combina la tradizione e le influenze più svariate.

CUCINA MADRILENA

Il fatto che Madrid sia una città aperta, molto sensibile alle influenze – comprese quelle gastronomiche – dei suoi visitatori e vicini, non le ha impedito di avere una propria cucina ben differenziata, anche se sempre proveniente dalle gastronomie castigliana e mancega. Piatti che uniscono la semplice cucina del puchero (bollito), come l’aromatico cocido madrileno (stufato di carne e ceci), e le influenze arabe (un buon esempio è la zuppa di mandorle) o l’antica cucina cristiana (i piatti della Quaresima).

La cucina madrilena è anche una cucina ricca di zuppe (è deliziosa la sua nutriente e appetitosa zuppa d’aglio) che non disprezza le frattaglie – la frittura di gallina o di agnello e le interiora sono una delizia per gli amanti delle rarità culinarie.

Infine, è necessario sottolineare un elemento che attribuisce alla cucina madrilena un ulteriore punto di eccellenza: l’elevata qualità della sua acqua, riconosciuta da tutti come la migliore del paese, e che permette ai suoi spezzatini, agli stufati e ai bolliti, di raggiungere un livello senza paragoni.

DOLCI

Fin dalla sua origine, la cucina madrilena ha tenuto in particolare considerazione tutti gli aspetti relativi alla pasticceria. Non è strano, se pensiamo che le cronache storiche ci rivelano che sia Filippo II che Carlo II, lo Stregato –appassionato della cioccolata in tazza–, erano dei grandi golosi.

La pasticceria madrilena fonde l’eredità sefardita e moresca (dalla quale prende il gusto per le mandorle e il miele) e le creazioni popolari come il barquillo (cialda croccante) o il bartolillo. Gli storici ritengono che anche l’hojaldre (pasta sfoglia) sia un’invenzione madrilena. Molti dei suoi dolci sono collegati a festività religiose e si consumano solamente in determinati periodi dell’anno: le torrijas, gli huesos de santo (dolci di marzapane), le rosquillas di San Isidro (ciambelle tipiche madrilene), i buñuelos de viento (frittelle di Carnevale) o i panecillos de San Antón (dolci tipici natalizi).

VINI

Pur vantando secoli di tradizione vinicola, si è dovuto attendere fino al 1982 per iniziare a progettare la Denominazione d’Origine Vini di Madrid, che divenne effettiva nel 1990, quando il Governo Autonomo e il Ministero dell’Agricoltura ufficializzarono la qualità dei vini madrileni.

La denominazione d’origine stabilisce tre zone, ciascuna delle quali con caratteristiche peculiari:

Arganda: è la più grande ed è situata nel sud-est della Comunità, dispone di ventidue cantine e produce circa venti milioni di litri all’anno (il sessanta per cento del totale della produzione della denominazione).

San Martín: è la più piccola delle tre, ma la seconda per produzione. È situata nel sud-ovest della Comunità e l’uva predominante è la rossa Garnacha (che produce vini molto corposi e con una tonalità decisa).

Navalcarnero: la produzione vinicola di questa zona – nel sud della Comunità – si è distinta sempre per i suoi rosati, anche se negli ultimi anni si stanno mettendo in evidenza i rossi giovani con un breve invecchiamento in botte.

In generale, i vini madrileni più apprezzati sono quelli che derivano dalle due varietà di uva bianca autoctona di maggior qualità: la malvar, che produce vini bianchi giovani e freschi, e la albillo (propria della sottozona di San Martín), da cui provengono bianchi aromatici e gradevoli.

TAPAS

Il Tapeo, mangiare in piedi passando da un bar all’altro, è indubbiamente uno dei contributi più rilevanti della Spagna alla gastronomia mondiale.

I madrileni hanno trasformato questa tradizione in un’attività ricreativa e di divertimento che contraddistingue la città. Il fatto di entrare in un bar o in una tavola calda, chiedere una birra e patatas bravas (patate con salsa), una porzione di trippa o di seppioline rappresenta un vero e proprio atto sociale necessario per sentirsi integrati nella vita della città. Oggi le tapas si sono trasformate in un’autentica arte culinaria e un piacere per i sensi. Il prosciutto, i callos madrileños (trippa madrilena), le patatas bravas (patate fritte con salsa piccante), i tigres (una crocchetta di cozza servita nel suo guscio) o i calamari fritti son alcune delle tipiche tapas autentiche, ma a Madrid possiamo assaporare anche altri piatti della tradizione culinaria spagnola, come la paella valenciana, la fabada (zuppa di fagioli), il pulpo a la gallega, il pescaíto fritto dal sapore andaluso, le patatas alioli, le crocchette, i gamberi o la seppia alla piastra. 

Negli ultimi anni, i locali di tapas hanno registrato un’incredibile diffusione a Madrid. In generale, è possibile consumare tapas in tutta la città, ma gli epicentri del tapeo sono nei dintorni di Sol, la Plaza Mayor, la plaza de Santa Ana, la zona degli Austrias e la Latina.

 Un’ultima nota per il visitatore che non conosca le tradizioni locali: non bisogna confondere il pincho (delle olive, arachidi o pezzettini di salame), che viene servito gratuitamente in alcuni bar quando si chiede una birra o un bicchiere di vino, con la tapa – o con una porzione, che prevede una maggiore quantità – che invece è a pagamento ed è molto più elaborata. 

DA VEDERE

 

PASEO DEL ARTE

 Senza dubbio il Paseo del Arte rappresenta uno dei luoghi con la maggior concentrazione di bellezza in tutto il mondo. Infatti, in poco più di un chilometro troviamo il Museo del Prado, il Thyssen-Bornemisza, Museo Naval, il Reina Sofía, oltre ad altri istituzioni ed edifici assolutamente da non perdere. Noi abbiamo visitato il Prado ed il Museo Naval.

VELASQUEZ - Las meninas          CARAVAGGIO - Davide e Golia           CARAVAGGIO - Salomè con la testa del Battista                                               GOYA  - La maya desnuda

Il Museo Nazionale del Prado fa parte di uno degli itinerari turistici più visitati della capitale: il Paseo del arte. Oltre a Velázquez e Goya, nelle sue sale si possono ammirare i capolavori delle scuole spagnola, italiana e fiamminga. Il Prado dispone di una pregiata collezione di 8.600 quadri e oltre 700 sculture.  Il Museo del Prado possiede la collezione di pittura spagnola più completa del mondo.

L'origine del Museo Naval si fa risalire al 28 settembre 1792, in particolare a un'iniziativa di Antonio de Valdés y Fernández Bazán, Ministro della Marina del re Carlos IV. Dopo molteplici vicissitudini, l'attuale museo riaprì i battenti nell'ottobre del 1932 nella sua sede attuale, e cioè quella dell'antico Ministero della Marina, oggi Cuartel General de la Armada, ubicato in pieno Paseo del Arte. La missione del museo consiste nell'acquisire, conservare, ricercare, comunicare ed esibire a fini di studio, istruzione e semplice osservazione, pezzi, insiemi e collezioni di valore storico, artistico, scientifico e tecnico relativi alla navigazione, con lo scopo di diffondere la storia marittima della Spagna, contribuire a illustrarne e preservarne le tradizioni e promuovere la coscienza marittima nazionale. L'origine delle collezioni del museo è molto diversa, dovuta in gran parte ai preziosissimi contributi della Casa Reale, dell'antica Segreteria della Marina, delle scomparse Compagnie di Guardie Marine, dei Dipartimenti Navali della Penisola e delle Capitanerie delle Filippine e di Cuba, del Deposito Idrografico, del Reale Osservatorio della Marina di San Fernando e dell'Istituto Idrográfico di Cadice, così come di uno sterminato numero di donazioni di privati. Le sale espositive del museo, ordinate cronologicamente, ospitano collezioni di oggetti storici custoditi dall'Esercito di tipo molto diverso, che datano dal XV secolo fino a oggi.

 

Oltre il Paseo del arte, Madrid abbonda di Musei e di case museo; eviteremo un inutile lungo elenco e chi ha più tempo avrà modo di cercarsele da solo e visitare quelle che giudica più interessanti.

 

CHIESE BAROCCHE

 

Madrid è la patria delle chiese barocche. Monumentali altari maggiori, profuse decorazioni, colossali cupole e immagini di grande valore storico-artistico fanno di queste chiese una tappa obbligata per tutti gli interessati ad approfondire l’arte dei secoli XVII e XVIII e a conoscere alcuni stili, come il churrigueresco, l’evoluzione del barocco. Sant’Isidoro, Iglesia de Nuestra Señora de Monserrat, Iglesia de Nuestra Señora del Carmen, San Marcos, San Francisco le più importanti. 

PARCHI E GIARDINI

Madrid è una città piacevole da girare anche senza una meta particolare. Le strade monumentali, i palazzi ed i tanti giardini e parchi storici la rendono una città dal grande fascino.

 

 

EL RETIRO

 

Di certo non si può mancare di passare qualche ora verso il tardo pomeriggio nel parco di El Retiro, polmone verde della città e luogo di incontro e svago dei madrileni. Il parco non è solo svago ma ospita anche opere d’arte: sculture, fontane e altri elementi di rilievo come il monumento ad Alfonso XII - progetto dell'architetto José Grasés Riera - e l'area del Reservado di Fernando VII - ubicato all'incrocio delle strade O’Donnell e Menéndez Pelayo - in cui si trovano la Casa del pescador, la montagna artificiale e la Casa del Contrabandista (la ex sala di feste Florida Park), che gli conferiscono un'aria molto romantica. Si possono poi ammirare la statua dell’angelo caduto l’unica scultura al mondo che raffigura il diavolo, opera di Ricardo Bellver, che la scolpì nel 1878 per l’Esposizione Universale di Parigi di quello stesso anno e la fontana delle Galapagos che celebra Isabel II.

 

CONDIVIDI SU

FONTE: Oficial de turismo madrileno