LA GENESI DEI GENESIS

(2015) Napoli ha una lunga ed articolata storia. Centinaia di leggende, più o meno conosciute, affollano il suo passato millenario. Ma se si ha la curiosità di cercare, se si scava a fondo, anche in epoca recente affiorano particolari sorprendenti, storie quasi sconosciute, ma decisamente affascinanti. Pochi sanno, ad esempio, che Napoli ha un particolare feeling con una band inglese leggendaria: i GENESIS. Credo che tutti, o quasi, conoscano i GENESIS, una delle band più significative in assoluto della storia della musica rock. Tuttavia, pochissimi sanno che uno dei loro pezzi più intensi è stato scritto a Napoli, in una sera di aprile del 1972. 

La band si era formata nel 1968, a Godalming, una cittadina nei pressi di Londra, all’interno di un College frequentato dai rampolli della buona società britannica: la Charter House School. Il gruppo è nato dalla fusione di due band giovanili, gli Anon, di cui facevano parte Rutherford e Phillips, e i Garden Wall, gruppo formato da Tony Banks, Peter Gabriel e Chris Stewart. A scoprirli fu Jonathan King, ex allievo del college e produttore musicale. E fu proprio Jonathan King a suggerire il nome “Genesis”, probabilmente ispirato dai testi futuristici e a sfondo biblico di Peter Gabriel. La formazione originale era, dunque, composta da Peter Gabriel, Tony Banks, Mike Rutherford, Mike Phillips e Chris Stewart. Nel 1970, Philips e Stewart furono sostituiti da Phil Collins e Steve Hackett, formando la struttura più celebre del gruppo. Gli esordi furono molto travagliati ed il loro primo disco del 1969, From Genesis to Revelation non ebbe grande successo. Ma il talento dei Genesis non tardò a venire fuori e la loro musica, delicata e complicata allo stesso tempo, le loro atmosfere ampie e fuori degli schemi, che di fatto crearono il filone del cosiddetto “progressive rock”, esplose nei successivi due album: Trespass e Nursery crime.


Ma veniamo a Nursery crime, il terzo album del 1971, ed in particolare al Tour che ne seguì che fece conoscere la band anche nel resto d’Europa. Il Nursery crime tour si svolse dal 7 agosto 1971 al 12 settembre 1972 e toccò anche l’Italia, di cui l’ultima tappa fu Napoli.  I Genesis suonarono per la prima volta a Napoli il 19 aprile 1972, al Teatro Mediterraneo all’interno della Mostra d’Oltremare. La band era alloggiata all’Hotel Domitiana, oggi Hotel J.F. Kennedy, a Viale Kennedy, nel quartiere di Fuorigrotta, proprio di fronte al vasto complesso formato dalla Mostra d’Oltremare, dall’Edenlandia (il Luna park), dallo zoo cittadino, dal cinodromo, dal palazzo del Bowling etc.. Una zona che indubbiamente emana il fascino dei luoghi surreali. 

Hotel J.F.K. ex Domitiana

Accadde che la band, salita sul tetto dell’albergo per godersi il panorama e la vista sull’area dove avrebbero dovuto suonare, si sentì improvvisamente ispirata da quello che a quell’ora era un vasto, strano e deserto complesso, e che doveva sembrare quasi un pianeta sconosciuto e abbandonato dai suoi abitanti per qualche improvvisa catastrofe. Su quel tetto Mike Rutheford e Tony Banks composero Watcher of the skies, brano poi registrato qualche mese dopo nell’agosto 1972 (con il tour ancora in corso) e pubblicato nell’ottobre dello stesso anno. Apparve prima come singolo e poi fu inserito come brano di apertura del quarto album: Foxtrot. Il brano venne spesso usato dalla band in apertura dei concerti. Quelle giornate a Napoli furono molto intense, non solo per la straordinaria performance musicale del gruppo. La band fece due concerti, uno alle 17 ed uno alle 22. Peraltro, i Genesis furono supportati nel tour da una interessantissima band, gli Osanna, guarda caso napoletana. Nell’intervallo tra le due esibizioni, la band inglese andò nel vicinissimo Luna Park cittadino: l’Edenlandia. Il luogo dei divertimenti per eccellenza di Napoli, che ha lasciato un ricordo indelebile in tutti i bambini degli anni 60 e 70 di Napoli (me compreso), ha reso indimenticabile una serata di primavera per due giovani musicisti napoletani, fan del gruppo ed allora appena quindicenni, che condivisero con Peter Gabriel e Steve Hackett le attrazioni del Luna park. Quei ragazzi erano Massimo Fargnoli e Raoul De Palma ed è grazie al loro racconto che ho scoperto questa ulteriore storia nella storia, ormai dimenticata nelle pieghe del tempo andato. 

Il 45 "Watcher of the skies - 1972 DECCA

Peter Gabriel col costume da Watcher of the skies


I Genesis tornarono a Napoli due anni dopo, per la promozione di “Selling England By The Pound”, forse l’album che li ha definitivamente lanciati nell’olimpo della musica. Napoli fu nuovamente l’approdo conclusivo del tour italiano in quattro tappe. Il 6 febbraio 1974, stavolta al Palapartenope, si ripeté la magia del 1972, ma ormai i Genesis erano già entrati nella leggenda.

Quella sera del 1972 ha segnato per sempre i due ragazzi. Nel 2002 Massimo Fargnoli, a 30 anni da quel magico concerto, fece eseguire in sei serate dal vivo, allo stesso Teatro Mediterraneo, con l’Accademia Musicale Napoletana, l’integrale della produzione discografica dei Genesis del periodo Gabriel (1969-74); da “From Genesis To Revelation” fino a “The Lamb lies down on Broadway” con la partecipazione straordinaria di Lindsay Kemp.


 E’ stato caricato il bootleg in rete e chi volesse ascoltare la registrazione originale di quella performance napoletana del 1972 la trova qui:

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