CARLO  R O S S I  F I L A N G I E R I   Remiamo insieme per la vita

-                               11 GIUGNO 1992 LA TRAVERSATA NAPOLI GENOA IN CANOINO

24.11.2022

Un puntino bianco perduto in una immensa distesa azzurra disegna dei semicerchi biancastri, uguali, costanti. È un canoino monoposto bianco con l’insegna dell’UNICEF; si spinge verso nord portando un messaggio di pace e di speranza. 

È il 1992, infuria una tremenda guerra civile nei Balcani tra le etnie degli stati della ormai ex Jugoslavia. Una guerra sporca che culminerà con diverse condanne per crimini di guerra: stupri, pulizia etnica, uccisioni di massa, uso di armi non convenzionali. Una guerra che pagheranno soprattutto le fasce più deboli della popolazione, vecchi, donne e bambini. Sul canoino c’è un uomo non più giovane, o come ama definirsi egli stesso un “ragazzo antico”; i suoi capelli brizzolati, il viso cotto dal sole e solcato ormai da qualche ruga tradiscono la sua età, 53 anni, ma anche una vita spesa sul mare. 

Carlo Rossi Filangieri, canottiere napoletano classe 1939 è nato e cresciuto in riva al mare, con la passione per le barche e per il canottaggio in particolare, che ha praticato fino in tarda età, partecipando a campionati italiani e mondiali master con i colori di un prestigioso circolo napoletano, il CRV Italia, finché le ossa non gli hanno retto più costringendolo a protesi ad entrambe le anche. 

La passione per il canottaggio gli è venuta per caso, quando verso la metà degli anni cinquanta, desiderando fare nuoto inseguendo il mito del campione napoletano Carlo Pedersoli (in arte Bud Spencer), per errore prese il cancelletto sbagliato, quello del Circolo Italia invece che della Rari Nantes, e così si iscrisse alle leve del canottaggio. Alto, slanciato, fisico atletico e viso da attore Hollywoodiano da ragazzo è stato selezionato per molti film, alcuni famosi come il Kolossal Cleopatra con Elizabeth Taylor e Richard Burton 1961 in cui faceva il vogatore sulla barca di Cleopatra. (qui lo vediamo in alcune foto sul set)


            1960 Al circolo Italia (terzo in alto da sinistra)                                                        1988 In allenamento per i campionati Italiani master (al centro)

La sua idea in tarda età di organizzare un raid in canoino, come quelli goliardici che spesso lo vedeva da ragazzo con i suoi compagni di remo, si concretizzò con l’incontro con l’allora presidente della sezione campana dell’UNICEF, Margherita Dini Ciacci, unendosi con il desiderio di fare qualcosa per l’infanzia brutalizzata dalla guerra in corso. In poco tempo, quello che era un semplice desiderio divenne una concreta realtà. Nacque il progetto “Remiamo insieme per la vita” organizzato in maniera esemplare, mercé anche l’aiuto di tanti generosi amici, come Pippo Dalla Vecchia che gli mise a disposizione la sua splendida barca a vela Santippe per il raid, e prestigiosi sponsor. Il canoino, tutto bianco come simbolo di pace con lo stemma UNICEF sulla prua, fu commissionato ai cantieri Filippi di Donoratico: un 7 metri regolamentare FISA con remi in carbonio. Il progetto si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per le Colombiadi, i 500 anni dal viaggio del grande navigatore genovese. Per questo la scelta è caduta su Genova, patria di Colombo, una sorta di santo patrono di  quell’impresa sportiva. 


Il 23 marzo 1992 nella sede del Circolo del Remo e della Vela ITALIA il progetto viene presentato alla stampa e alla città. Presenti autorità, autorevoli giornalisti sportivi come Italo Kuhne e Domenico Carratelli, tanti amici e concittadini.

Il 2 maggio 1992 ore 17 all’auditorium della RAI di Napoli nell’ambito di una manifestazione dell’UNICEF con le scuole di Napoli dal titolo IL MARE: NATURA SPORT, AVVENTURA E SPERANZA DI PACE avviene la presentazione dei disegni a tema e la consegna all’equipaggio del Raid di una bottiglia contenente messaggi di pace degli alunni delle scuole di Napoli.

Il 4 maggio ore 11, a Roma la conferenza stampa nazionale.

Il 1° giugno ore 10 mostra d’Oltremare nell’ambito della giornata mondiale dell’infanzia organizzata dall’UNICEF avviene la premiazione dei migliori disegni degli alunni delle scuole 

Il 9 giugno ore 18, due giorni alla partenza, un cocktail di saluto presso il CRV Italia.

È tutto pronto per l’inizio della traversata che parte dal molo del Circolo Italia il giorno 11 giugno 1992 alle ore 10.30. Cinque tappe in tutto: Ventotene, Circeo, Punta Ala, Lavagna e arrivo previsto per il 16 giugno, meteo permettendo, a Genova.

L’equipaggio a bordo della barca appoggio, il clipper a vela Santippe, è composto dallo skipper, il fedele marinaio capo del circolo Gennarino De Lella (senza il quale Carlo non avrebbe mosso un passo), un giudice sportivo. Ulteriore appoggio mobile in caso di pronto intervento sarà garantito da un gommone al seguito, con a bordo il figlio Giovanni.

La partenza avverrà in serata, a causa di un vento forte ma in scaduta. Le tappe furono rispettate, compreso l’arrivo a porto di Genova. 

Verranno poi consegnati all’UNICEF più di 50 milioni di lire raccolti tra sponsor e donazioni di persone. 

Negli anni successivi Carlo Rossi Filangieri ha compiuto altre due traversate, sempre per raccogliere fondi per l’UNICEF: Genova-Ischia e Taormina-Capri. 

Il 10 aprile scorso, all’età di 82 anni a causa di un problema di salute è improvvisamente scomparso… ma sospettiamo che si sia messo in voga per altri mondi. Era mio padre.