Il Fantasma dell'Opera

Il teatro fu edificato nella metà dell’800, su progetto di G. Battista Gorresio, dalla Società del Teatro e da essa gestito fino alla fine degli anni Settanta del Novecento. Tutto in legno, schema classico a ferro di cavallo, poteva contenere fino a 350 spettatori. Negli anni venti del novecento, periodo di grande splendore, registrava fino a trentadue spettacoli al mese.  Con la emanazione del “Regolamento sui Teatri” del 1936, che imponeva adeguamenti insostenibili per i proprietari, il teatro sociale entrò definitivamente in crisi, anche se l’attività cessò del tutto solo agli inizi anni Cinquanta. Da allora è cominciato il lento declino statico di questo magnifico teatro di provincia. Un primo crollo si registrò nel 1978 e riguardò parte del tetto. Ulteriori recenti crolli hanno interessato di nuovo il tetto ed il retro palcoscenico (ormai ridotto in macerie).

Assai fatiscenti appaiono le strutture in legno come il palcoscenico, i palchi e le balaustre. Il Comune, attuale proprietario, non intende procedere ad un restauro, forse troppo oneroso, ma certamente ha intrapreso opere che lasciano intendere una volontà di preservare la memoria di questa gloria del passato. Dunque, attualmente è presente una impalcatura che impedisce, visti i crolli del tetto, agli agenti atmosferici di danneggiare ancora di più il sito. I teatri ottocenteschi erano costruiti in legno ma su una base di solida muratura su cui le impalcature esteriori si appoggiavano. E così c’è speranza che, coperto il tetto, si siano per il momento scongiurati altri crolli.

Le strutture lignee già fortemente ammalorate continueranno lentamente, inesorabilmente a deteriorarsi; ma è forse questo lo splendido, quanto drammatico, spettacolo che questo relitto offre. Se ci fosse davvero un fantasma dell’opera si nasconderebbe qui, tra questi resti. Potremmo dire che lo stesso teatro è un gigantesco fantasma dell’opera, di un mondo che fu e di cui non rimane che uno sgangherato ed impolverato ricordo.

 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.