COLONIA PERMANENTE SACRA FAMIGLIA: il paradiso dei bambini

A circa 900 metri di altezza, sul pendio di un ripido colle, nascosta ormai da una vegetazione selvatica cresciuta a dismisura, c’è quel che resta della colonia estiva Sacra Famiglia. Sembrerebbe che questo fosse un luogo molto rinomato; la natura prorompente e la vicinanza al lago Maggiore le valsero l’appellativo di “Paradiso dei bambini “. Tuttavia, l’aspetto decisamente cupo e la denominazione colonia “permanente” fanno pensare più che a luoghi di villeggiatura, o di svago, a grigi Istituti per bambini senza famiglia. La presenza di una scuola, di una grande ed impersonale mensa, le grandi camerate con lunghe file di letti stile ospedale generano atmosfere gravi e poco rassicuranti. Ci chiediamo, vedendolo, se qualcuno qui sia davvero venuto a passare delle vacanze.

L’edificio della colonia è grande ed ormai molto degradato, in evidente e prolungato stato di totale abbandono; sembrerebbe che sia abbandonato dagli anni sessanta. Non ci è sembrato pericoloso dal punto di vista statico, ed infatti abbiamo decido di esplorarlo, ma la presenza di scritte e spazzatura varia (sigarette, bottiglie, giornali) fanno pensare a continue, anche se occasionali, frequentazioni, anche da parte di bande di ragazzi in cerca di forti emozioni o di un luogo di cui prendere possesso.

Arrivare alla colonia “sacra famiglia” non è stato difficile anche se il viale che conduce all’edificio è completamente scomparso, sepolto da una vegetazione rigogliosissima che ne occulta la vista, al punto che lo si scorge quando ci si è proprio a contatto. Sulla facciata è ancora ben visibile la scritta “Camilliani - Sacra Famiglia”. 

 

E veniamo alla nostra esplorazione ed alla descrizione di questo luogo.

Appena si entra, ci sono da una parte le grandi cucine con ancora moltissime suppellettili: posate, piatti, pentole, arnesi vari. Sporcizia e confusione regnano, come gli immancabili ragni che tessono le loro ragnatele ovunque vi sia un appiglio. Il forno come il frigorifero sono vuoti. Dall’altra parte c’è la grande sala da pranzo la sala da pranzo con le pareti di vernice completamente scrostate. Qualcuno ha giustamente osservato che questo enorme stanzone marcio sembra lo scenario di Silent Hill, con le medesime atmosfere verdastre e nebbiose.

 



Una scala scende in un livello inferiore dove troviamo una scuola con ancora i banchi, gli attaccapanni, ma non ci sono libri o materiale didattico. 


Salendo al primo piano c’è una grande cappella di legno che occupa anche il secondo piano in sviluppo verticale, permettendo di ammirarla anche dall’alto. Ora è silenziosa e solo il vento che filtra dal grande rosone sfondato sopra l’altare crea un mormorio simile ad una platea di fedeli fantasma. Le panche di legno ormai marcio sono ancora al loro posto allineate. Un’atmosfera polverosa, una calma irreale che mette a disagio. Sempre al primo piano ci sono anche le camerate con lunghe file di letti allineati ai lati e i bagni. Tutto ha una dimensione non privata né intima, ma quella grigia ed impersonale del grande ospedale o istituto.


Salendo al secondo piano si trovano altri dormitori, speculari a quelli del primo, con le medesime lunghe file di letti brande con accanto i comodini di ferro smaltato bianco, ed infine i bagni.

Esplorare questa colonia è stato come un tuffo nel passato, in una vita ormai scomparsa in cui il confine tra il lusso e la miseria era molto più labile. Sottoponiamo a voi lettori i nostri scatti fotografici, perché vi facciate una vostra idea e delle personali impressioni su questo luogo. A dirla tutta, a noi metteva un grande disagio e non vedevamo l’ora di terminare il lavoro di documentazione ed andarcene.

 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.

 

Treespassing private properties is both illegal and dangerous.


 

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