LA CAPPELLA AZZURRA

Questa piccola Chiesa intitolata a S. Vito, dall’aspetto molto vetusto e trasandato con un campanile che ricorda molto quello delle chiese della costiera amalfitana, compare all’improvviso dove non ti aspetti di vedere nulla del genere, ai bordi di una grande arteria di collegamento.

Scrive Luigi Fusciello di Cellole.it:ogni anno vi si svolgeva una vera e propria festa, con tanto di benedizione del grano, degli animali e dei raccolti, e con tornei, corse di cavalli e tutto quello che si faceva durante le feste patronali. A quel tempo il custode della chiesa, l’ ”Eremita”, beneficiava di due moggia di terra per il suo sostentamento, non lontani dalla suddetta chiesa “.

 

La chiesa, la cui ubicazione omettiamo per proteggerla da atti vandalici o altro, oggi appare vuota ma di un ipnotizzante colore azzurro screziato. È presente solo l’altare, semplice e fortunatamente ancora con i rivestimenti di marmo integri. Pur vuota e scarna questa cappella comunica sensazioni piacevoli, quasi oniriche che gli conferiscono un tocco quasi frivolo se paragonato alla greve austerità del suo aspetto esteriore. 

 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.