Questo complesso, con un’estensione di 15mila metri quadrati e un’autorimessa con ben ottanta posti auto, è nato nel 1968. Nel corso della sua vita fu diverse cose: un albergo di lusso, con piscina e campi da tennis, una discoteca molto in, un poliambulatorio medico. Il suo nome rimanda alla monumentale fontana delle 99 cannelle distante qualche centinaio di metri. Negli anni subì diverse trasformazioni e cambi di destinazione d’uso divenendo anche sede di parecchi ambulatori medici. Sarebbe dovuto diventare una clinica, ma ciò non avvenne mai a causa dei guai finanziari del suo proprietario. Il complesso, è in stato di abbandono da anni, danneggiato dal terremoto e devastato dagli evidenti atti vandalici; si notano la rottura di infissi, la asportazione di tubazioni in rame di cui sono rimaste le guaine. Risulta, come molti luoghi abbandonati, essere stato l’occasionale rifugio di vagabondi come testimoniato dal tipo di rifiuti presenti. Noi l’abbiamo trovato per caso al termine di altre esplorazioni. In effetti è molto nascosto e non facile da trovare. Inoltre è vicino alcune palazzine molto trafficate. Abbiamo esplorato solo una parte di questo complesso davvero grande: alcuni edifici di un paio di piani adibiti ad ambulatori medico dentistici, il corpo circolare usato come poliambulatorio specialistico e l’archivio. Gli studi dentistici hanno ancora gli arredi e i macchinari al loro posto, compreso i calchi dei denti e le radiografie dei pazienti. Tutto coperto da una coltre spessa di polvere e sporcizia. Gli ambulatori medici invece risultano più vandalizzati, specie quelli del corpo circolare. Tuttavia troviamo una sala riunioni quasi intatta con tantissima documentazione sensibile di pazienti sottoposti a cure di chirurgia estetica; tante le foto di masto e rino plastica sparse sul pavimento con radiografie e cartelle cliniche. Anche l’archivio è al suo posto ed in buono stato e le decine di scaffali ricolmi di faldoni anche molto datati testimoniano di quanto dovesse essere attiva questa struttura. Ora tutto è avvolto dal silenzio e dalla decadenza.
L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato.
IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.