EX MOTEL AGIP

Lungo la statale che fiancheggia il litorale a nord di Napoli c’è uno degli ultimi Motel Agip ancora rimasti. Vero relitto di un recente passato è stato purtroppo vandalizzato per anni, da ultimo devastato da un incendio doloso che ne ha ulteriormente danneggiato parte della struttura.

Motel è l’acronimo di “Motorists’ Hotel”.  I Motel nascono agli inizi del Novecento negli USA e diventano un vero simbolo dell’America “on the road”, grazie anche all’uso che ne fece Hollywood come set di film immortali. Chi è che alla parola Motel non associ subito l’immagine del Bates Motel di Psyco?

In Italia nascono da una intuizione di Enrico Mattei. Il primo esemplare di motel Agip fu realizzato nel 1954 a Metanopoli, sobborgo realizzato per i lavoratori dell’Eni in provincia di Milano. I Motel si diffondono negli anni sessanta grazie alla SEMI ovvero Società Esercizio Motel Italia, collegata ad AGIP. Omologhi dei Motel americani, sono una autentica icona degli anni sessanta italiani e simbolo dello sviluppo industriale del paese. I motel sono il “riposo dei viaggiatori” come dice una nota pubblicità dell’epoca, ma anche simbolo di trasgressione, l’alcova dei “boomers” dove consumare incontri proibiti lontano da occhi indiscreti.  

I progetti furono sviluppati da esperti ingegneri assunti dall’Agip per delineare una formula che funzionasse su tutto il territorio italiano, associandoli alle catene dei distributori, dei bar annessi alle stazioni di servizio, dei ristoranti (Ristoragip). I Motel erano un interessante mix di progetti standard, come i modelli 59 e 61, e di tipicità artigianali locali e quindi risultavano, pur nella loro standardizzazione, delle realtà cangianti a seconda del territorio. Ogni Motel diventava un esempio unico, come fosse un esemplare di una pregiata collezione. Simbolo di un’epoca tramontata, di loro oggi rimane solo quello che è incluso nel grande archivio dell’Agip sotto forma di fotografie, documenti tecnici e amministrativi etc. E così, sorpassati dai tempi, sono stati demoliti o trasformati in strutture alberghiere più moderne perdendo i tratti specifici del Motel Agip. Nel 1987 SEMI aveva ancora un patrimonio immobiliare composto da 41 Motel Agip, 4 alberghi, 46 residence e 5 centri vacanze ma chiuse il bilancio di esercizio in perdita. Qualche anno più tardi SEMI verrà messa in liquidazione, ma l’epopea dei Motel Agip durò ancora 5 anni. Infatti, nel 1998 ENI tornò ad essere l'unica proprietaria dei Motel, ma solo per pochissimo: appena un anno dopo, nel 1999, ENI cederà definitivamente i motel alla società americana Westmont Hospitality. Le strutture non vendute furono dismesse o demolite. 

Possiamo, dunque, dire che il nuovo millennio ha spazzato via i Motel Agip definitivamente relegandoli alla storia del ventesimo secolo.

Se volete, dunque, vedere come erano e respirare l’atmosfera, per quanto rarefatta e scarnificata, di un’epoca recente ormai tramontata avete questa rara opportunità, esplorando questo esemplare di Motel Agip, ancora miracolosamente in piedi nonostante tutto. Usate l’immaginazione nel silenzio rotto dal vento che sferza la vegetazione selvatica cresciuta nel cemento della stazione di servizio e dello spiazzale davanti al motel. Nella desolazione che affetta lo spazio e gli istanti in questa capsula del tempo vedrete arrivare automobili Fiat Argenta, 127, 128, Lancia Fulvia, Alfa Romeo Giulia dai motori roboanti ed inquinanti, dalle quali scendono quelli che potevano essere i nostri genitori, o i nostri nonni, con i vestiti e le acconciature dell’epoca, in cerca di ristoro dai viaggi, all’epoca meno confortevoli e più lunghi di oggi. Io ho potuto conoscere i Motel Agip perché quando ero piccolo mio padre mi portava con sé in Liguria a trovare una sua Zia e ci fermavamo sempre a dormire lungo la strada in uno di questi Motel dall’arredo all’epoca ultramoderno, con moquette sui pavimenti, luci al neon e persino un frigobar nella stanza. 

Di questo Motel è ancora visibile la struttura e l’organizzazione: l’area distributori con le pompe benzina e diesel, la colonnina dell’aria; la zona parcheggio, oggi ricoperta dalla vegetazione da cui spuntano i telai di ferro delle coperture antisole; il grande edificio principale con il negozio ricambi e la stazione di servizio. 

Al pianterreno lato destro c’era l’ufficio/negozio ricambi per veicoli ed un’officina, a ricordarci che questo Hotel era dedicato agli automobilisti/motociclisti. Questa è la parte interessata dal recente incendio e ne è testimonianza un vecchio fax letteralmente squagliato. Al pianterreno sempre c’era un grande bar/ ristorante con le cucine sul retro collegato con il seminterrato da una scala di cemento e un’altra a chiocciola per salire velocemente nel bar. 

Nel seminterrato c’era il deposito, la lavanderia, il guardaroba, la mensa personale e altri ambienti di servizio. Gli ambienti sono ancora abbastanza riconoscibili con le scritte in nero sui muri bianchi ancora leggibili. 

Tornando sopra, al pianterreno c’era anche la hall con la portineria dove c’è ancora al suo posto la rastrelliera numerata delle chiavi delle stanze. Le stanze, 15 per piano, sono disposte su tre livelli speculari più un quarto con un grande terrazzo. Tutti i piani risultano vuoti, privi di suppellettili e ormai ridotti ai minimi termini. Tuttavia si può intuire come fossero strutturati con il tipico uso di grandi vetrate che introducevano dalle scale al piano. 


 

Ecco come doveva apparire all’epoca, molto simile a questo nella foto che invece è quello di Montalto di Castro

dall’archivio fotografico ENI ©

 

Fonti storiche: Archivio storico ENI 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.

 

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