EX ASILO FILANGIERI

"viva viva o' Senegal"

 

 

 E’ una giornata di dicembre fredda e piovosa. Nel dedalo di strette strade del centro storico di Napoli è un tripudio di colori, suoni e odori natalizi. In una traversa di Via San Gregorio Armeno, c’è un grande edificio austero incastrato tra altrettanti monumentali edifici. Un tempo parte del convento di San Gregorio Armeno, nel 1572 destinato a “fabbrica per l'esercizio di arti e mestieri”.

Nel primo dopoguerra l'edificio fu acquistato da una Filangieri e destinato a convitto per orfani e ragazzi provenienti da famiglie non abbienti.

Ha funzionato per molti anni, praticamente fino al 1980, quando il devastante terremoto che colpì Campania e Basilicata mandò in dissesto l'asilo che fu abbandonato. E tale è rimasto fino al 2012 quando è stato occupato da un collettivo di operatori dello spettacolo in segno di protesta contro il restauro e nuovo abbandono dei locali che avrebbero dovuto ospitare la sede del Forum delle Culture 2014. Oggi l’ex Asilo Filangieri si è trasformato in una sorta di comunità aperta che si richiama agli “usi civici”, affidataria dell'immobile all'interno del quale vengono svolte esclusivamente attività culturali e sociali senza scopo di lucro. Sabato 9 dicembre ha ospitato una bella kermesse di cultura africana, precisamente il “FESTIBAL Napoli balla al centro – Viva viva o Senegal”. 


Il calore e l’energia dell’Africa hanno abbracciato i tantissimi napoletani intervenuti a ballare, imparare la lingua Wolof, ascoltare musica e assaggiare ottimo cibo, o semplici curiosi rapiti dai ritmi così insoliti nel natale partenopeo. All’ingresso dell’ex Asilo siamo stati subito accolti e scortati fino al grande teatro di legno e muratura dove Mamy e Pierre, accompagnati da alcuni percussionisti, insegnavano le danze Mballah ed Assikò. 

MAMY CONS SAGNA

DANZE TRADIZIONALI SENEGALESI

ETIENNE DIOUF

LEZIONI DI CANTO

INSIEME ALLE PERCUSSIONI C'E' LA KORA, UNO STRUMENTO TRADIZIONALE DAL SUONO CHE RICORDA UN MISTO DI CHITARRA E ARPA

RITRATTI DEL FESTIVAL

LA FESTA

Lezioni di ballo e canto africano, di Kora, uno strumento musicale tradizionale a metà tra una chitarra ed un’arpa, e prelibatezze della cucina senegalese: è stato bello passare una serata con quelli che noi chiamiamo fratelli, sentiamo fratelli, con i quali dividiamo la cultura del sud. Il Mediterraneo che chiama l’Africa, non gli sbatte le porte in faccia ma gliele apre. Per una volta tanto vedere le cose come dovrebbero essere, e come si spera che saranno. La kermesse ha proseguito e si è conclusa con una travolgente esibizione del gruppo Assikò Fass Delorme.

ASSIKO' FASS DELORME

 

 

 

Essere Altrove deve ringraziare per l’invito ricevuto Luca Ciriello (PRIMO A SINISTRA NELLA FOTO), uno degli organizzatori del festival ed autore del video promo della manifestazione (visitate la sua pagina facebook Luniafilm).

 

 

 

E’ stato bello incontrare Alessandra Laricchia,  amica ed esperta di Africa, in particolare Namibia.Visitate il suo bellissimo Blog CAFE’ AFRICA https://cafeafrica.it/ 

 

 

Questo articolo è dedicato alla comunità senegalese e a tutti gli africani che vivono nel nostro paese.

 

 


 

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