MISS JACKARD

Inauguriamo questa rubrica con la prima urbexer. Ed è un vero piacere perché oltre ad essere una esploratrice della vecchia guardia, è una talentuosa fotografa e soprattutto un'amica sincera. Cristina ha toccato praticamente tutti i generi dell'urbex, ha esplorato sia in Italia che all'estero

Parla un po’ di te: (chi sei, dove vivi, cosa fai)
Mi chiamo Cristina (Miss JackHard, per gli amici urbex), classe 1978 e vivo in un tranquillo paesino della provincia “Granda”: sono una piemontese DOC. Dopo aver cambiato 1000 lavori, dal 2019 faccio la segretaria e devo dire che non mi dispiace.
Come e quando hai cominciato
Dal 2013 provo a fotografare seriamente i luoghi abbandonati; ho iniziato dal manicomio di Racconigi e non ho più smesso. Tutto è iniziato per caso, poi girando in rete ho conosciuto gli amici Toscani di “Esplorazione Urbana” e da li tutti gli altri gruppi di cui faccio parte passivamente (guardo ma non pubblico).
Cosa è per te l’urbex: cosa ti piace e non ti piace
Dopo il covid ho iniziato ad uscire meno, anche perché il mondo dell’Urbex è cambiato molto ed in peggio… Ormai tutti fanno “urbex” o almeno così dicono, io so solo che in certi luoghi a volte sembra di essere al supermercato e non fa piacere vedere ragazzini senza rispetto e senza macchine fotografiche che si riempiono le tasche di ricordi altrui o fanno di tutto per “sputtanare” un posto per avere l’esclusiva della “cartolina”. Ma purtroppo è diventato impossibile fermarli.
Io sono un’esploratrice “Vecchia maniera”, non do le coordinate (quasi mai le ho), prendo solo fotografie e lascio solo impronte!
L’emozione più bella e quella più brutta facendo urbex
Beh, ogni tanto dico qualche rosario, tipo la volta che un’amico è caduto da una finestra ed abbiamo finito la giornata in ospedale, o quell’ altra che ci siamo trovati un maniaco in una chiesa abbandonata che praticava riti molto poco cristiani davanti a foto porno. Ce ne sarebbero tante da raccontare…
Che luoghi preferisci esplorare
I miei posti preferiti sono senza dubbio gli ospedali psichiatrici. Quando sono entrata nel padiglione “Chiarugi” del Manicomio di Racconigi dai sotterranei, è stato amore a prima vista. Mi piacerebbe poter visitare tutti i manicomi, ma per ora ne ho visti solo 7. L’ultima volta che son stata dagli amici di Urbex Campania a Napoli, abbiamo trovato tutto chiuso!
Nel 2016 ero talmente presa dall’urbex che son persino andata in Belgio in moto per vedere un castello che avrebbero abbattuto qualche mese dopo. E’ stata una vera impresa in tuta da moto, ma ho fatto anche quello e non solo!
Quale è il tuo stile di ripresa
Come ogni persona credo di avere pure io il mio stile, che è fare foto “storte” anche se amo le linee diritte: e pensare che metto tutto in bolla… Scherzi a parte, essendo una persona iperattiva e meteoropatica, non ho uno stile preciso, dipende da come mi alzo quel giorno, ma alla fine credo che le mie foto si somiglino. Amo il blu, i riflessi, le carte da parati e cerco sempre di far stare tutto in una foto sola (impresa impossibile).
Che consigli daresti a chi vuole iniziare
A chi volesse iniziare, posso solo dire di fare attenzione a dove si mettono i piedi e PORTARE RISPETTO SEMPRE. Anche se il posto è abbandonato e decadente, non vuol dire che per qualcuno non abbia più valore! E per quanto riguarda le forze dell’ordine o altri incontri imprevisti sul campo: ricordatevi che gentilezza e sorrisi aiutano sempre.
Pubblico poco ma sono sui social: