-                  IL MONASTERO DELL'ULTIMO VIAGGIO                      -

Questo antico complesso monastico, formato da una grande chiesa e da un monastero con dormitorio, risale all’anno 1593. Fu fondato dai padri cappuccini ed era dunque un monastero che seguiva la regola francescana. Della sua storia non si conosce molto e le poche notizie riguardano più la sua fine che la sua vita. Si sa che durante il periodo napoleonico fu certamente confiscato ed utilizzato come ricovero per indigenti e poi come struttura militare. Con l’avvento del Regno italiano il convento fu soppresso con decreto del luogotenente del Re n°251 del 17 febbraio 1861 ed i frati cappuccini furono definitivamente espropriati della struttura. Oggi è in completo abbandono, anche se si discuteva da molto tempo del suo recupero e si erano tentati degli interventi. Fonti affidabili riportano che il complesso è stato incluso nei fondi del PNRR e che è imminente il suo completo recupero. 

La chiesa appare molto semplice nella sua struttura. Mostra un primo ingresso che immette in un ambiente in cui c’è una suggestiva rappresentazione del monte Golgota. Un secondo portale immette nella chiesa, di discrete dimensioni ed a navata unica. La chiesa è spoglia ma mostra i segni della passata bellezza, con altari laterali policromi, un bellissimo coro ligneo, e la stranezza di due acquasantiere sormontate da blasoni ed una “terra santa” ai lati dell’ingresso. Tuttavia, la vera star del posto è in realtà un bellissimo cocchio funebre che ci ha fatto subito paragonare questo monastero a quello più famoso di Fossombrone. Del resto anche quello era un convento di Frati Minori dediti al “pietoso ufficio”. Gli interventi di consolidamento si possono facilmente notare, con grande crepe nella volta riempite con calcestruzzo. La parte conventuale, che appare in migliore stato rispetto alla chiesa, non sappiamo se sia utilizzata ma non risulta accessibile.

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.

 

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