IL FANTASMA DEL PRINCIPE

Negli anni ’70 del XIX secolo si pensò di realizzazione una tratta ferroviaria che potesse collegare le valli dei fiumi Sabato, Calore e Ofanto. Infine, si decise di affidare la realizzazione della linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant'Antonio fu affidata alla Società italiana per le strade ferrate meridionali che aveva ottenuto la concessione per i lavori per la costruzione della tratta.

Su detta tratta c’è uno dei ponti più belli e maestosi: il ponte Principe. Progettato dall'ingegnere Sangiorgi, fu Realizzato tra il marzo ed il settembre del 1893 dalla Società Industriale Italiana di costruzioni metalliche di Castellammare di Stabia. Il Ponte Principe è oggi un luogo di interesse storico è annoverabile come una delle maggiori attrazioni irpine. Costruita con le stesse maestranze della Torre Eiffel di Parigi, (chiamato infatti la “Tour d’Eiffel d’Irpinia”) il Ponte Principe è imponente struttura in acciaio che connette le sponde del Calore tra i territori di Lapio e Taurasi. Per la sua magnificenza il ponte fu ribattezzato sin da subito “Principe” ed è tutt’oggi considerato un’opera eccezionale che testimonia il progresso tecnologico e architettonico raggiunto durante la cd. Belle Époque. La lunghezza totale del ponte è di 340 metri ed è costituito da tre travature in acciaio larghe metri 98 ciascuna sospese sul fiume Calore ad un’altezza di 35 metri. La ferrovia corre a circa metà altezza del viadotto.

Come molte linee delle valli dell’entroterra campana, anche questa è caduta lentamente in disuso ed è stata poi soppressa lasciando quella autentica meraviglia del ponte principe in abbandono, un gigantesco fantasma di ferro orfano dei suoi treni.

Dal 2018 un piccolo convoglio turistico lo attraversa una volta al giorno.