VIAGGI E DISABILITA'

© foto Alvise Crovato da: www.rotellando.it

 

© Giovanni Rossi Filangieri

Tutti gli esseri viventi tendono ad adattarsi all'ambiente che li circonda e alle situazioni contingenti. Del resto, la stessa evoluzione della specie e il mondo come lo vediamo oggi è frutto di queste capacità. L’essere umano non fa eccezione a questa regola. Capita che qualcuno abbia meno risorse fisiche o psichiche di altri, vuoi perché è nato così, vuoi perché gli è capitato qualcosa di imprevisto e di spiacevole nella vita. Comunque, chi più chi meno tutti abbiamo dei limiti con cui dovere fare i conti. Per superarli sono necessari: consapevolezza, che permette di adattare il comportamento ed evitare problemi maggiori; strategie ad hoc per aggirare il problema.

In natura non esiste l’Handicap come noi lo abbiamo catalogato. Una gazzella a cui un leone ha strappato un arto è semplicemente una gazzella a tre gambe, uno squalo con la pinna dorsale tranciata dalle eliche di un motoscafo è semplicemente uno squalo con la pinna mozzata. Questo per affermare che la barriera più grande per un disabile è quella dell’emarginazione, del sentirsi diverso, quasi appartenente ad un’altra specie umana inferiore. Noi abbiamo sempre pensato che la disabilità sta nella testa di chi guarda e vede un suo simile sfortunato come un diverso e non si accorge della sua di disabilità, quella mentale.

 

Ma che c’entra tutto questo con i viaggi? C’entra... e parecchio.

Viaggiare è la massima espressione di libertà, di rottura di confini e limiti nella vita di una persona, muoversi è la vita stessa. E, quindi, bisogna fare in modo che i disabili, intendendo per questi le persone con capacità di mobilità sensibilmente ridotte, si sentano liberi di farlo se lo desiderano. E questo significa non tollerare la maleducazione delle persone e le barriere (architettoniche e culturali), significa anche spingere la carrozzella di un compagno di viaggio se necessario.

Dal punto di vista della persona svantaggiata, è basilare auto motivarsi quando qualcosa sembra diventare difficile o impossibile da continuare a fare nella vita. Queste parole, attribuite a Madre Teresa, rendono molto bene l’idea più di qualunque discorso: ”Quando non potrai più correre cammina veloce, quando non potrai più camminare veloce cammina, quando non potrai più camminare da solo cammina con un bastone. L’importante è non fermarsi mai”.

 

Ormai, in un mondo sempre più globalizzato e connesso viaggiare è sempre più alla portata di tutti, anche di chi ha serie forme di disabilità. Esistono, ad esempio, alberghi con servizi specifici per disabili. L’ostacolo più grande è, forse, rappresentato dai mezzi di trasporto. Anche in paesi molto progrediti, capita di dovere fare i conti con ostacoli e barriere. Un esempio? La metro di Londra, una delle più efficienti del mondo, ma con molte vecchie stazioni ancora prive di ascensori.  Esiste, tuttavia, una pubblicazione in rete commissionata dalle autorità londinesi chiamata:”Avoiding stairs Tube Guide” (potete scaricarla qui: http://content.tfl.gov.uk/avoiding-stairs-tube-guide.pdf) che fornisce informazioni su tutte le stazioni della metro e della DLR, dove sono presenti ascensori, scale mobili e rampe d’accesso.

 

VIAGGI AEREI E NORMATIVA COMUNITARIA

Per quanto attiene ai viaggi aerei, attivando le apposite procedure previste dal Regolamento CE n° 1107/2006 del 5 luglio 2006, relativo ai "diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo", si può ricevere assistenza dal check in, ai controlli di sicurezza fino  alle procedure di imbarco, con priorità sugli altri viaggiatori ed un assistente personale. Nel nostro paese è l'ENAC, l'Ente nazionale per l'aviazione civile,  l'organismo che deve garantire il rispetto di tale regolamento. 

Tale tutela riguarda i voli:

• voli (di linea, charter, low cost) in partenza o in transito da un aeroporto comunitario

• voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto situato in un Paese non comunitario con destinazione un aeroporto dell’Unione europea, nel caso in cui la compagnia aerea che effettua il volo sia comunitaria

Le tutele non si applicano:

 

• ai voli in partenza da un Paese non comunitario con destinazione un Paese dell’UE operati da compagnie aeree non comunitarie. In questo caso le tutele sono quelle assicurate dalla legislazione locale e dalle norme che regolano il contratto di trasporto

 

PRESENZA DELL’ACCOMPAGNATORE

La compagnia aerea, inoltre, può esigere che il PMR sia accompagnato da una persona in grado di fornirgli l’assistenza necessaria, qualora non sia autonomo nello svolgimento delle seguenti funzioni:

• respirare, il passeggero non dovrebbe aver bisogno di ossigeno supplementare

• alimentarsi, il passeggero dovrebbe essere capace di alimentarsi da solo. Nel caso di disabili visivi il personale di cabina può assistere il passeggero aprendogli le confezioni di cibo e descrivendo il servizio di ristorazione

• sollevarsi, il passeggero dovrebbe essere in grado di spostarsi dal posto a sedere alla sedia a rotelle di bordo

• comunicare, il passeggero dovrebbe essere in grado di relazionarsi con gli assistenti di cabina e comprendere i loro avvisi/istruzioni

• fruire dei servizi igienici, il passeggero dovrebbe essere in grado di utilizzare i servizi igienici. Il personale di cabina può assistere il passeggero per spostarsi nella cabina mediante la sedia a rotelle di bordo

 

• prendere medicinali, il passeggero dovrebbe essere in grado di assumere le proprie medicine e le proprie medicazioni autonomamente

 

COME RICHIEDERE IL SERVIZIO

 

Per ricevere assistenza il passeggero deve richiedere il servizio alla compagnia aerea, al suo agente o all’operatore turistico con cui effettua la prenotazione, con un preavviso di almeno 48 ore dall’ora di partenza del volo pubblicata. La compagnia aerea che riceve la richiesta di assistenza deve prenotare il servizio almeno 36 ore prima dall’ora di partenza del volo pubblicata, comunicando le informazioni al gestore dell’aeroporto di partenza, arrivo e transito. Il passeggero ha diritto a essere informato anticipatamente in merito alla compagnia aerea che effettua il volo (vettore aereo operativo) nel caso in cui questa sia diversa da quella con cui ha prenotato il trasporto (vettore aereo contrattuale). La compagnia aerea con la quale è stato prenotato il volo e richiesta l’assistenza (vettore aereo contrattuale), dovrà trasmettere appena possibile le informazioni alla compagnia che effettuerà il trasporto (vettore aereo operativo), se diversa.

 

Il gestore aeroportuale deve prestare gratuitamente ai PMR le forme di assistenza che consentono di:

• comunicare il proprio arrivo in aeroporto, utilizzando punti

designati all’interno e all’esterno del terminal

• spostarsi da un punto designato al banco di accettazione (check-in)

• adempiere le formalità di registrazione del passeggero e dei bagagli

• procedere dal banco dell’accettazione (check-in) all’aeromobile, espletando i controlli per l’emigrazione, doganali e di sicurezza

• imbarcarsi sull’aeromobile e sbarcare dall’aeromobile, mediante elevatori, sedie a rotelle o altra assistenza specifica necessaria

• procedere dal portellone dell’aeromobile al posto a sedere e viceversa

• riporre a bordo e recuperare il bagaglio e l’eventuale sedia a rotelle o altro ausilio imbarcato

• recarsi dall’aeromobile alla sala riconsegna bagagli e ritirare il proprio bagaglio, completando i controlli per l’immigrazione e doganali

• essere accompagnati a un punto designato

• prendere i voli in coincidenza, se il PMR è in transito, con assistenza all’interno dei terminal e tra di essi, a seconda delle esigenze specifiche

• poter utilizzare i servizi igienici in caso di necessità

• poter essere assistito in aeroporto, su richiesta, dal proprio accompagnatore per le operazioni di imbarco e sbarco

• ricevere, previo preavviso di 48 ore, assistenza a terra per tutte le attrezzature necessarie per la mobilità

• ricevere assistenza a terra per cani da assistenza riconosciuti, ove opportuno

 

• poter accedere alle informazioni sui voli

 

NORMATIVA DI RIFERIMENTO:

• Regolamento (CE) n. 1107/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo

 

• Decreto Ministeriale del 24 luglio 2007 n. 107/T recante “Designazione dell’organismo responsabile dell’applicazione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, n. 1107, concernente i diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo”

 

LE COSE DA TENERE A MENTE

 

Pianificazione: E’ importante, comunque, che il viaggio sia pianificato molto più accuratamente: dalla scelta dei punti di sosta (alberghi, ostelli o B&B che siano), che non può essere casuale, al reperimento di mezzi spostamenti. Informarsi prima fa la differenza.

Scelta della meta: La scelta della meta è un altro fattore importante: più il paese è lontano, arretrato e instabile politicamente, più sarà difficile trovare assistenza e servizi specifici. Quindi le mete da privilegiare per chi ha capacità motorie seriamente ridotte sono i paesi del nord Europa, con i paesi scandinavi in cima. Questi ultimi hanno un livello di qualità dei servizi ed un grado di attenzione alle problematica legata alla disabilità senza pari. Anche paesi molto progrediti, anche se lontani da raggiungere, come USA e Canada vanno considerati. Evitare se possibile paesi poco progrediti, pericolosi e difficili da raggiungere.  

Consapevolezza: Bisogna essere consapevoli dei limiti e sapere a volte anche rinunciare. A volte una rinuncia permette di fare altre e nuove scoperte e proseguire il viaggio senza stress o incidenti.

Scelta dei compagni di viaggio: i compagni di viaggio devono essere persone disponibili e pronte ad aiutarvi. Non devono essere persone scelte a caso per l’esigenza di viaggio, ma persone che desiderano davvero dividere con l’amico che ha un problema un viaggio e sono pronte anche ad avere degli inconvenienti senza per questo innervosirsi o avvertire limitazioni.

 

E, comunque, tutti i viaggiatori, con minore o maggiore disabilità, quindi tutti i viaggiatori in genere, visto che Superman non è un terrestre, devono tenete bene a mente un concetto: il viaggio non è la meta, ma il percorso affrontato per raggiungerla, e il viaggio è tanto più grande quanto più difficile è stato quel percorso.  

 

Voglio segnalare la pagina web di un amico e grande viaggiatore, Fabrizio Marta: www.rotellando.it

Anche su facebook: https://www.facebook.com/Rotellando/?fref=ts

Oltre ad essere un esempio per quelli che "vorrei ma non posso", Fabrizio ha tantissimi consigli di viaggio da dare a tutti.

 

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