SUDAFRICA


KLEINBAAI la capitale degli squali

©  Giovanni Rossi Filangieri 2015

A circa 200 km da Città del Capo in direzione di Capo Agulhas, sul promontorio di danger point e dell’omonimo celebre faro, c’è un piccolo villaggio di casette colorate, affacciate su una baia di roccia aguzza. Il suo nome, Kleinbaai, tradisce il passato di colonia olandese. Kleinbaai vuol dire piccola baia. Distanti solo venti minuti di barca, ci sono Dyer Island e Geyser rock; ed in mezzo a loro Shark Alley, il "Viale degli squali". Geyser Rock è luogo di riposo e riproduzione di una nutrita colonia di Otarie del Capo (Cape Fur Seal), stimata in 60.000 esemplari. A Dyer Island, in particolare, dimorano alcune migliaia di pinguini africani e molte specie di grandi uccelli marini come Cormorani, Albatros e Gabbiani antartici. Nell’oscurità dell’oceano, intorno a queste rocce, si spostano in perenne ricerca di prede i loro antagonisti per eccellenza: i grandi squali bianchi. In queste acque, infatti, vi è una delle maggiori colonie di questi grandi predatori a rischio estinzione. Kleinbaai è un luogo leggendario per gli amanti del grande squalo bianco ed è uno tra i luoghi culto del turismo naturalistico. L’intero Villaggio vive dello Squalo Bianco e le molte barche per le immersioni in gabbia con gli squali partono tutte dal suo minuscolo porticciolo naturale, una piccola rientranza protetta dalla violenza dell’oceano solo da un antemurale e da una barriera naturale di Kelp. Le barche vengono messe in mare con speciali trattori e riportate a terra nello stesso modo quando tornano. Qui tutto parla degli squali bianchi: dai negozi che espongono souvenir dedicati, ai tanti diving, dalle case che in giardino hanno spesso vecchie gabbie "antisqualo", alle poche guest house che hanno nomi legati al grande predatore. Persino l’unico ristorante sempre aperto si chiama “The Great White Restaurant”, un luogo alquanto suggestivo non solo per l’atmosfera, l’ottimo cibo e il grande camino, ma per l’enorme scheletro di balena appeso al soffitto che incombe sull'intera sala. Qui si proiettano di continuo foto e filmati del grande squalo bianco. Ha anche un fornitissimo gift shop. A cena qui è facile incontrare personaggi leggendari, come Mike Rutzen, che ha il suo diving a poche centinaia di metri dal ristorante, o Andy Casagrande. Se amate lo squalo bianco è qui che dovete venire per vivere giornate indimenticabili, tra gente di mare e autentici esperti. Sarà bello tornare al lodge la sera sotto un cielo incredibilmente stellato e terso, ripensando all'oceano, agli squali, ai pinguini, alle foche.... E nel silenzio di questo angolo sperduto di mondo, interrotto talvolta dal canto delle balene di passaggio, potreste sorprendervi a piangere di commozione. 


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