CASORIA TRA STORIA, FEDE ED ABBANDONO

La città di Casoria, situata a pochi chilometri da Napoli era un antico centro agricolo.

Il nome di Casoria viene citato per la prima volta in alcuni documenti dell’anno 1000. In essi si parla di una “casa aurea raviosa".  Il toponimo deriva, quindi, dal latino “casa aurea” (termine utilizzato fino al XIV secolo), che vuol dire letteralmente "casa d'oro". Il termine oro è riferito molto probabilmente alle grandi distese di grano e alla fertilità del territorio.  Una casa d'oro compare anche nei più antichi stemmi del comune.

Il territorio di Casoria, infatti, fa parte di una vastissima zona compresa tra l'area aversana e le pendici del Vesuvio sviluppatasi certamente sotto la spinta dei Benedettini a partire dal IX secolo. Il villaggio di Casoria, tuttavia, si è sviluppato in modo determinante intorno all'XI secolo, a opera del monastero benedettino napoletano di San Gregorio Armeno.  Dal XIII secolo Casoria era feudo dell’arcivescovo di Napoli. Nel 1580 il feudo fu aggregato al demanio regio e nel 1631 venne messo all'asta e fu riscattato dagli stessi abitanti, all'epoca circa 300 famiglie.  Il territorio paludoso venne bonificato agli inizi del XIX secolo rendendo la terra fertilissima e in grado di fornire fino a cinque raccolti l'anno, grazie alla fertilità della terra vulcanica, della superficialità e abbondanza della falda freatica e alla laboriosità dei contadini. Fino agli anni 50 fu un centro prevalentemente agricolo. L'abitato presentava un nucleo storico, riconducibile alle attuali via San Benedetto, via Padre Ludovico, via Santa Croce e via San Mauro, da cui dipendevano masserie e casali sulle strade di collegamento verso la vicina Napoli.

A partire dal XX secolo si è andata piano piano perdendo l’identità agricola che aveva caratterizzato per secoli la città lasciando spazio all’industrializzazione che ha portato ad una impennata demografica. Di questa lunga storia legata maggiormente all’attività dei monasteri benedettini rimane una profonda traccia. Nelle chiese e nei palazzi del centro storico si possono ammirare opere di grande valore artistico, che vanno da sepolture del XIII secolo fino ad opere contemporanee.