VIAGGIARE: roba da ricchi?

© Giovanni Rossi Filangieri 2016

A quanti di voi accaniti viaggiatori sarà capitato di sentirvi dire che è facile viaggiare quando si è ricchi, perché solo se si è ricchi si può viaggiare. A queste persone rispondiamo sempre:” non viaggiamo perché siamo ricchi, siamo ricchi perché viaggiamo!”. E non è una frase ad effetto, ma è la sostanza di quello che riteniamo la vita di un viaggiatore.

E’ innegabile che viaggiare, come tutte le cose belle, ha il suo costo e i costi sono anche proporzionali al tipo di viaggio che si affronta. Ed è altrettanto innegabile che, oltre le risorse economiche, ci vuole il tempo. E la combinazione soldi – tempo è tipica delle persone facoltose…ma non sempre perché a queste ultime molto spesso manca la seconda condizione: il tempo.

Perché affermiamo che non si viaggia perché si è ricchi, ma si è ricchi proprio perché si viaggia? Per due principali ragioni: la prima è un effetto diretto del viaggiare, perché non c’è niente al mondo che arricchisce la persona e allarga la mente come il viaggio; la seconda ragione è causa stessa del fatto di viaggiare, perché chi viaggia sceglie un tipo di vita che non è compatibile con altre. Il viaggiatore fa dei viaggi una priorità. Insegue i suoi sogni e per realizzarli studia, si adatta, si informa, ma soprattutto rinuncia. Si...RINUNCIA. Le persone che fanno considerazioni di tipo economico mostrano quasi sempre una più che evidente contraddizione.  A quelli che dicono che non hanno abbastanza soldi per viaggiare di solito rispondiamo con domande del tipo:” quanto costa il cellulare che hai in mano? 600 €??? Il mio 100 € e con gli altri 500 ci prendo un aereo per Cape Town."- "Quanto costa la tua auto? Cosa? 37.000 €? La mia 13.000 e con gli altri 24.000 ci faccio il giro del mondo”.

Avete capito che cosa intendiamo? Molte persone danno la priorità a cose per noi inutili, non ritenendo, invece, conoscere il mondo una priorità. Aggiungeremmo che, anche quando viaggiano, lo fanno in maniera stupida e inutilmente dispendiosa. Perché non bastano i soldi, bisogna anche sapere organizzare un viaggio e portarlo avanti senza intoppi. Si può andare anche molto lontano senza essersi in realtà mai spostati da casa.  Come quei viaggi esotici in villaggi “all inclusive”, senza mai uscire ed avere contatti con la popolazione, il cibo, gli usi locali. Questo non è viaggiare. Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo e viaggiare è il modo stesso in cui impieghiamo il tempo che ci è concesso,  il valore aggiunto che diamo alla tua vita e vale tutti i soldi, pochi o molti, che si spendono. 

Obbiezione: “si, ma parliamo di persone che hanno comunque soldi da spendere. E chi invece ha davvero pochissimi soldi?”. Innegabile che per chi ha veramente pochissimi soldi sia difficile riuscire a viaggiare, almeno con riguardo a mete lontane e difficili da raggiungere. Però, vorremmo anche sottolineare come non sia necessario andare tanto lontano o fare cose straordinarie per vivere un’avventura e conoscere il mondo. Il viaggio è soprattutto uno stato della mente, uno stile di vita. Adattandosi, imparando a sfruttare la rete, gli amici sparsi nel mondo, le occasioni che ogni tanto capitano, è possibile viaggiare anche con poca spesa, magari nel sud dell'Europa dove il costo della vita è più basso dei nostro. Uno dei viaggi più belli che abbiamo fatto e di cui conserviamo un ricordo indelebile è stato in una remota regione al confine tra Grecia e Bulgaria, spendendo 600-700 euro, aereo e noleggio auto incluso, in due. Conosco persone che hanno davvero girato il mondo con pochissimi soldi in tasca, magari integrando i soldi con lavoretti in itinere o facendo un po’ di “Street art”, dormendo da amici sul divano e mangiando cose comprate nei mercati. Quando si parla di viaggiare e viaggiatori, bisogna subito eliminare la facile associazione con alberghi super esclusivi, villaggi 5 stelle e serate a ostriche e champagne.  In ogni caso, la curiosità per il mondo, le culture diverse, l’imparare a vivere in maniera più semplice e razionale, l’adattarsi sono gli ingredienti di cui sono fatti i veri viaggiatori. Poi ci sono GLI ALTRI

 

 

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