AQUILONIA VECCHIA, L'ANTICA CARBONARA
TIPOLOGIA: paese abbandonato
STATO DEI LUOGHI: molto fatiscente - pericoloso
MOTIVO ABBANDONO: terremoto e frane
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Aquilonia si trova in Irpinia, all’intersezione tra Campania, Puglia e Basilicata.
Si tratta di un borgo molto antico e con una ricca storia. Sembra sia stata l’ultima roccaforte sannita a cadere. Il suo antico nome era Carbonara, il cui nome deriva dalla presenza di minerali che potevano essere bruciati come carbone e sembra che la zona ne sia ancora ricca. Il nome Aquilonia gli fu conferito alla nascita del Regno d’Italia, nel 1861, per fare dimenticare, per così dire, il suo passato reazionario. Sembra che fosse terra di patrioti filo borbonici, come Carmine Crocco, che non si arresero all’esercito piemontese. Recentemente, si è voluto recuperare la memoria storica del paese inserendo nel guidone della cittadina la scritta Olim mihi fuit nomen Carbonara, cioè “un tempo il mio nome fu Carbonara”.
Il 23 luglio 1930, un violento terremoto distrusse il paese uccidendo 231 persone e ferendone un migliaio. Il paese fu abbandonato in fretta e velocemente ricostruito su una collina a diversi chilometri di distanza. Oggi, la vecchia Aquilonia, originaria Carbonara, è una spettrale presenza nella vallata, che riporta alla memoria un mondo scomparso. Un cartello all’ingresso della “ghost town” ricorda le ragioni dell’abbandono: Aquilonia vecchia – rovine terremoto del 23.7.1930.
Aquilonia o Carbonara, che dir si voglia, è uno dei tanti paesi vittime di eventi tellurici in una terra che in ogni epoca ha avuto i suoi cataclismi, a ricordare -a futura memoria - la pericolosità e la fragilità di questo territorio. Sebbene non rimangano che ruderi, il paese è di grande suggestione e merita sicuramente una visita. Presenta intatto l'originario tracciato urbano ed al suo interno è stato inserito un interessante Museo Etnografico, un museo “della memoria” con testimonianze di un mondo ormai perduto.
All’interno del paese troverete, come un nume tutelare, un simpaticissimo oste dalla enorme corporatura: Gerardo. Se vi vede, non avrete scampo: vi trascinerà nella sua osteria e vi delizierà con ogni prelibatezza della sua terra. Ed è questa la chicca del posto, la possibilità dopo l’escursione di mangiare dentro le rovine stesse del paese nella sua Osteria chiamata: Osteria Nuova Carbonara. Varrebbe la pena anche solo per questo un viaggio fin lì, ve lo assicuriamo.
Altre cose interessanti in zona sono: la medioevale Abbazia di San Vito con la sua quercia secolare detta appunto "quercia di san Vito" (è stata inserita tra gli alberi monumentali della Regione Campania); il lago Aquilaverde, che abbonda di pesce, per lo più trote, persici e cavedani.
Per andare ad Aquilonia: in auto da Napoli prendere l’A 16 fino allo svincolo di Avellino Est, poi le superstrada 7 in direzione di Melfi. All’altezza di Calitri imboccare la statale 399 direzione Bisaccia.
Dove mangiare: Osteria “Nuova Carbonara” – Aquilonia vecchia
Cell. 348.0400000 Gerardo (meglio telefonare per sapere se è aperto)
L'esplorazione è stata fatta nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato.
IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.
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