POLONIA Cracovia-Auschwitz


L'"EROS BENDATO" DI IGOR MITORAJ

© 2014 Giovanni Rossi Filangieri

Inutile dire che Cracovia è una città che vi consigliamo assolutamente di visitare, non solo per la bellezza del suo centro storico, ma anche per la cordialità dei suoi abitanti, la loro cucina che vi sorprenderà e la sua storia antichissima.  E’ decisamente una delle città europee più belle che abbiamo visto. 

Krakov era l’antica capitale prima che fosse spostata nel XVI sec. a Varsavia ed è assolutamente intatta, risparmiata dai bombardamenti della guerra e per questo autentica. Tutto ruota intorno alla città vecchia (STARE MIASTO) e la sua enorme piazza medioevale Rynek Growny. Sul lato nord c’è la famosa chiesa Mariacki dedicata al culto della vergine Maria, un imponente edificio del XVI sec. costruito sulle rovine di una preesistente chiesa distrutta dai Tartari, che svetta con le sue alte torri. Proprio in questa chiesa, precisamente sulla sommità della cd. Torre di Guardia (il campanile più alto dei due) si commemora un avvenimento legato al vecchio edificio di culto. Un trombettiere suona ogni ora una melodia “strozzata” che ricorda quella suonata dal guardiano della torre nel XIII che fu colpito da una freccia nemica mentre suonava per avvisare la popolazione dell’arrivo dei Tartari. Al centro della piazza c’è il Sukiennice, un edificio merlettato con un bel porticato. Ospitava l’antico mercato e anche oggi è pieno di botteghe dove poter comprare oggetti di artigianato locale. Molto caratteristica è una grande scultura in bronzo raffigurante un eros bendato coricato lateralmente dell’artista Igor Mitoraj; questa statua, davvero bella, è diventata un luogo di incontro per i giovani polacchi. Frequente sentire: “ci incontriamo alla testa di bronzo”. Tutta la città vecchia è circondata dal cd. PLANTY, un curatissimo parco che segue i contorni delle antiche mura. Una visita merita l’antichissima e prestigiosa Università JAGELLONICA fondata nel 1364 da Casimiro il grande. Vi studiò, tra i tanti, Niccolò Copernico. Sul lato meridionale, la città vecchia termina con la collina WAWEL, con il Castello e la Cattedrale.  Divertitevi ad esplorare le tante stradine e viuzze lastricate di pietra della città vecchia, in particolare la via Florianska. A Cracovia, proprio nelle adiacenze della Florianska, nel museo Czartorisky, è possibile vedere un famoso quadro di Leonardo da Vinci: la "dama con l’ermellino". 

Cracovia lega il suo nome alla deportazione e alla Shoah, l’olocausto, degli ebrei perpetrata durante la seconda guerra mondiale dal nazismo. Dunque, bisogna essere preparati ad una visita che è tra le più toccanti che si possano fare. Li sono estremamente tangibili i segni dell’orrore, in nessun altro luogo potrete rivivere l’angoscia e l’orrore della Shoah. I luoghi da non perdere sono:

 

KAZIMIERS il quartiere ebraico, dietro la collina di Wawel, dove ogni anno si tiene il più grande festival dedicato alla cultura ebraica e dove fu girato il film SCHINDLER’S LIST. Tra sinagoghe, palazzi storici e ristoranti Kosher è un quartiere da visitare.

IL GHETTO Costruito nel marzo del 1941 nel quartiere di Podgòrze.  Fu circondato da alte mura (piccoli tratti di quel muro sono ancora visibili) e tutte le finestre prospicienti il lato "ariano" furono murate

LA  FABBRICA DI OSKAR SCHINDLER

nei pressi del ghetto, dove lavoravano i famosi ebrei della lista


D.E.F. DEUTSCHE EMAILWAREN FABRIK: COME ERA                                                                                                                    OGGI

A circa 60 km da Cracovia, in una località chiamata Oświęcim i campi di sterminio più grandi mai creati dove si calcola siano morti 1 milione di ebrei. AUSCHWITZ ed AUSCHWITZ BIKNENAU 


AUSCHWITZ - BIRKENAU

© 2014 (foto in coda all'articolo)

Con Adolf Hitler al potere, la persecuzione e la segregazione degli Ebrei fu messa in atto in diverse fasi. Dopo l’invasione della Polonia da parte della Germania, nel 1939, che segnò l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, le politiche antisemite degenerarono, fino a comprendere l’incarcerazione e l’assassinio della popolazione ebraica europea. I Nazisti costituirono i Ghetti per isolare e controllare gli Ebrei nel Governatorato Generale e nel Warthegau, un’area della Polonia occidentale annessa alla Germania. Ebrei polacchi e dell’Europa orientale furono deportati nei Ghetti, dove furono costretti a vivere in condizioni di sovraffollamento e di malnutrizione. Nel giugno 1941 il comandante delle SS Heinrich Himmler assegnò al generale tedesco Odilo Globocnik,  l’incarico di attuare il progetto di eliminazione sistematica degli Ebrei residenti nel Governatorato Generale. Il nome in codice dato a tale piano fu: “Operazione Reinhard”.  Vennero creati in Polonia tre centri di sterminio, dedicati esclusivamente all’ eliminazione di massa, vennero costruiti in Polonia: Belzec, Sobibor e Treblinka. Nella primavera del 1942, Himmler stabilì che anche Auschwitz II (Auschwitz-Birkenau) venisse usato come campo di sterminio; qui, le SS assassinarono approssimativamente un milione di Ebrei provenienti da diverse nazioni europee. Quasi 2.700.000 Ebrei morirono nei campi di sterminio, tramite asfissia con gas velenoso o altri mezzi come l’impiccagione o la fucilazione. Molti morirono di malattie e di stenti. La “Soluzione Finale”, come eufemisticamente Hitler chiamava lo sterminio organizzato nei campi di concentramento, prevedeva come scopo finale la totale eliminazione di tutti gli Ebrei residenti in Europa. Fortunatamente le vicende della guerra impedirono di raggiungere questo orribile scopo. In ogni caso, circa sei milioni di uomini, donne e bambini, vennero uccisi nell'Olocausto. E’ necessario rivivere l’orrore, e farlo rivivere alle generazioni future, per mantenere viva la memoria e la coscienza che può ripetersi ancora. E’ scritto su un muro di Auschwitz:” COLORO CHE IGNORANO IL PASSATO SONO COSTRETTI A RIVIVERLO.

Dove e come: 

Auschwitz deriva il nome dalla località polacca dove fu creato, Oswiecim. Ed è proprio la località che bisogna cercare per andare ad Auschwitz. Si può arrivare li con il treno, scendendo alla stazione di Oswiecim oppure in autobus. I due campi, Auschwitz e Birkenau distano circa tre km tra loro ma ci sono delle navette che portano i visitatori da un campo all'altro. Il nostro consiglio è di rivolgervi a qualche centro turistico o agenzia a Cracovia (ce ne sono in via Florianska) che organizzano ogni genere di Tour guidato, compreso Auschwitz. Talvolta vengono organizzati tour che prevedono la visita nello stesso giorno dei campi di Auschwitz Birkenau e delle miniere di sale di Wieliczka. Il consiglio che vi diamo è di dedicare una giornata ad Auschwitz; è necessario andare li senza fretta e vivere con molta serietà quella che non è una gita, ma una lezione di vita. Vi assicuriamo che è una esperienza che non dimenticherete mai e che sicuramente vi cambierà. All'iniziale incredulità, si mescoleranno diversi sentimenti: rabbia, sconforto, disgusto, pena, enorme tristezza. Abbiamo visto tanta gente piangere a dirotto davanti alle enormi cataste di capelli o scarpe. Ad Auschwitz si sperimenta quanto sottile sia il confine tra il bene e il male e come l’orrore sia qualcosa di tangibile e non legato alla fantasia di scrittori e registi cinematografici. Noi consigliamo di andarci e di non considerare la visita come qualcosa di negativo, ma un omaggio al milione di persone che sono morte in maniera orrenda li ed una testimonianza. Andateci con lo spirito giusto e mandateci tutti quelli che dicono che l'Olocausto è una invenzione degli ebrei. E, se potete, portate dei fiori.

IL VIDEO

 

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