LA VILLA DELLA DEA

Questa villa faceva parte del complesso abitato di San G. insieme ad un oratorio del Cinquecento e una fattoria con diversi poderi. Ha uno stile essenziale eppure nell’insieme molto elegante, con un grande filare di cipressi, nel puro stile delle ville toscane, che guida lo sguardo verso di essa e ne rivela gradualmente la vista a chi arriva. Ha fama di avere al suo interno splendidi affreschi, tra cui una sala con due figure femminili in un intreccio di melograni.

La proprietà passò di mano in mano ma la villa fu costruita solo agli inizi del novecento dal dottor I. , ma la villa non fu abitata fino alla guerra, allorquando vi si trasferì la figlia del dottore la cui casa era stata distrutta dai bombardamenti. 


La Villa è aperta e risulta vuota degli arredi, non sappiamo se siano stati rubati o portati via dai proprietari (propendiamo per la seconda, poiché non ci sono segni di atti vandalici o di scassinamenti). Nonostante ciò, risulta di gran fascino per la particolare luce che filtra dalle veneziane ammalorate, per i grandi ambienti che si susseguono ma specialmente per le decorazioni ai soffitti e alle pareti, che paiono essere dello stesso autore, a noi ignoto. 

Il pian terreno ha una cucina con una grande camino ed un lavello in pietra con decoro in piastrelle ai cui lati si ammira una vecchia pompa di tiraggio, segno che l’acqua arrivava ai rubinetti attraverso un sistema pompaggio dai pozzi. 

Il primo piano doveva essere occupato dalle stanze da letto con i servizi e disimpegni vari. Infatti è una grande teoria di stanze quasi vuote, di varia misura e disposizione, più alcuni vecchissimi bagni. Tuttavia, c’è un salone che conferisce pregio e gran fascino a tutta la villa e che per questa merita di essere esplorata in cui sono ritratte, una opposta all’altra, due figure femminili dal volto tra il sereno e l’enigmatico, vestite alla maniera delle antiche dee greche e sedute in un intreccio di rami di albero di melograno.

Il secondo ed ultimo piano è occupato da grandi stanze dove probabilmente venivano stivate derrate, attrezzi e dove forse si faceva una qualche attività. Sono presenti dei grandi armadi di legno scuro tipo quelli dove si conservava l’abbondante ed ingombrante biancheria della casa (asciugamani, tovaglie, lenzuola, coperte e copertini etc.) ed una bellissima stanza azzurra che sembra essere una lavanderia.

Tornando alle bellissime decorazioni che contraddistinguono questa Villa, il melograno o la melagrana è da sempre un frutto carico di simbologie esoteriche. Nella religione ebraica (libro dei Re) è indicato come decorazione dei capitelli delle colonne esterne del tempio di Salomone a Gerusalemme. Da più parti si sostiene infatti che nella bibbia si parli del melograno, e non della mela, come frutto proibito mangiato da Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden. Nella cultura greca si parla di tale frutto nel mito di Persefone costretta a trascorrere 6 mesi all’anno col marito Ade nel regno dei morti per aver mangiato 6 semi di melagrana. Dalla antichità fino alla religione cristiana è sempre stato simbolo di abbondanza e fertilità.

Il committente degli affreschi, nel solco della tradizione classica, intendeva quindi augurare fortuna e prosperità alla magione e a tutti coloro che vi abitavano. Qualcosa deve essere andato storto… o magari nel verso giusto, se la vediamo con ottimismo, perché la villa è ancora in piedi, piuttosto ben preservata nella sua struttura esterna ed interna e non vittima di vandalismo. Il ché è piuttosto raro tra le dimore di pregio abbandonate ed incustodite. 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.

 

Treespassing private properties is both illegal and dangerous.