ROCCHETTA ALTA

Rocchetta costituisce un antico insediamento sviluppatosi nel basso medioevo attorno al Castello.

Oggi ci sono due zone distinte: il borgo originario, Rocchetta Alta o Vecchia, arroccato in posizione difensiva ai piedi delle Mainarde, ed il nuovo abitato che si trova un chilometro più a valle, ad una quota altimetrica inferiore. Infatti, quest’ultimo nacque perché nell'800 il pendio che collegava la parte meridionale dell'antico abitato con il colle opposto fu disboscato, con la conseguenza che il terreno gradualmente iniziò a scivolare progressivamente a valle. L’isolamento, le condizioni ambientali difficili unitamente alle scelte politico-economiche dell'Italia del dopoguerra che incentivarono l'industrializzazione del Paese, incoraggiando il lavoro operaio nelle fabbriche a svantaggio del lavoro agricolo, determinarono il progressivo svuotamento del borgo. Ancora oggi l'agricoltura, nonostante lo sviluppo di nuove tecnologie, è condotta quasi esclusivamente per i fabbisogni personali. Nell'ottobre del 1943 tutta la zona venne rastrellata e occupata dai tedeschi in vista dei combattimenti sulla Linea Bernhardt ed i civili della Rocca evacuati verso il nord Italia. Ma la strada dell’abbandono era tracciata. A causa dei danni dovuti agli smottamenti ed alla guerra, nel corso degli anni '60 fu realizzato il nuovo abitato più a valle in una zona sicura, con il completo abbandono dell’originario borgo, oggi deserto ed in precarie condizioni di conservazione.

Inerpicarsi su quella che non a caso è chiamata “rocca” è un viaggio onirico nel passato: alte mura difensive, portali di marmo con le insegne delle “gilde”, le corporazioni delle arti e mestieri, primitive forma di aggregazione politica del passato, il silenzio rotto solo dal vento che fischia nell’erba alta e sopra il muschio che si sono impadroniti delle strade, la rupe con il castello che incombono minacciosi… questo è lo scenario che vi troverete di fronte. Pur non avendo trovato cartelli o avvisi di pericolo, consigliamo la visita fino alla torre e non oltre, poiché le condizioni statiche dei palazzi e delle strade peggiorano progressivamente salendo verso il Castello. Di quest’ultimo non rimangono che rovine e non conviene arrischiarsi fino li sopra. E' da considerare pericolosa la visita della parte del borgo oltre la torre. 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.

 

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