Cosa unisce una band rock ad un gruppo di urbexer? Apparentemente nulla … ma non è così. Carlo Massarini (mister Fantasy) è stato tra i primi alla fine degli anni 70 ad aver intuito le potenzialità, non solo commerciali ma artistiche, della videomusic. Le emozioni non hanno confini sensoriali; così come la musica genera visioni, le visioni generano emozioni e vibrazioni. È solo questione di punti di vista, di punti di osservazione. Cosa sarebbe un film senza una adeguata colonna sonora? Ed anche la musica unita alle giuste immagini diventa esplosiva. Se si potessero unire tutti i sensi e tutte le arti, che quei sensi in un modo o nell’altro usano, il risultato sarebbe pazzesco. Qualcosa è stato tentato (vedi l’Imax nel cinema), ma è ancora distante il momento in cui reale e virtuale si fonderanno in un'unica, magica “ultrarealtà”.
Ci troviamo in fila per la vaccinazione COVID all’Ospedale di Frattamaggiore, vicino Napoli. È il dicembre 2020, Anna come personale sanitario è tra le prime persone a potere fare il vaccino, io per il momento solo un accompagnatore. C’è una atmosfera tutto sommato positiva. Nonostante la tensione dell’incertezza, la consapevolezza che uno dei periodi più bui della recente storia possa stare per terminare rende le persone in attesa quasi euforiche. La fila è composta per lo più da colleghi di lavoro che quindi conversano amabilmente di tutto un po’. Davanti a noi un ragazzo alto, bruno parla dei suoi viaggi, della nostalgia per gli aeroporti, per la libertà di spostarsi. Ineluttabile per noi grandi appassionati di viaggi interagire con lui e i suoi interlocutori. Si chiama Diego e scopriamo che lavora a pochi passi dalla nostra casa. Parlando del più e del meno, scopriamo che è il chitarrista di una band rock e che abbiamo anche un comune amore per il pop rock degli anni 80. Nella amabile discussione che ne segue, vista la lunga fila per arrivare alla cabina vaccinale, gli accenniamo alla nostra passione per l’urbex ed i luoghi abbandonati. In mancanza di viaggi è ciò che più ci ha divertito in questo periodo difficile e tra le poche cose, anche sicure, che si è potuto fare. Gli mostriamo la nostra pagina e le foto, che guarda con un certo compiacimento. E qui l’illuminazione: “Sapete, quando suono col mio gruppo spesso immagino di stare in posti del genere. A volte chiudo gli occhi e vedo luoghi proprio come questi delle vostre foto. Sono bellissimi.” Lo stivale ha toccato il suolo lunare, il touch down è avvenuto. Il caso, sincretismo emozionale? Non importa. Fatto sta che ascoltando la loro musica provo le stesse sensazioni di quando esploro nella penombra una misteriosa villa abbandonata o un tetro ospedale psichiatrico. Ho spesso fatto dei video, insieme alle foto, delle esplorazioni dei luoghi abbandonati e mi sono trovato a cercare per ore della musica che potesse accompagnare le immagini e completarle, descriverle. Diego mi dice lo stesso: spesso cerchiamo delle immagini di posti che possano evocare quello che è lo spirito della musica che suoniamo. E ci lasciamo con una promessa, un’idea comune da realizzare.
HAPAX
Michele Mozzillo Francesco Giuliano Diego Cardone
È una fredda giornata di marzo, squilla il telefono. È Diego, mi dice che è in produzione il nuovo EP della band, Exile, e vogliono girare il video del singolo manifesto “Silvery track”. Così mi chiede di suggerirgli una location adatta. Chiedo di conoscere la storia raccontata nel brano per poter proporre qualcosa di compatibile e mi arriva la story board del video. Appena letta la storia non ho alcun dubbio; appena inviati alcuni link di luoghi possibili, gli consiglio personalmente un albergo abbandonato che, per il suo aspetto sinistro, ho ribattezzato “Overlook Hotel”, come l’albergo di “Shining”. Un luogo isolato, decisamente spettrale e con una caratteristica che sembra perfetta per il brano: un violento incendio ha quasi carbonizzato gli interni, le pareti di legno, il mobilio rimasto, gli infissi, le ringhiere. È come se il colore fosse stato cancellato e tutto fosse immerso in una greve sfumatura blu argentata. Un color-grading post traumatico, degno di un grande film making. I vetri infranti, il vento delle montagne che si infiltra sibilando, il silenzio circostante rotto solo dal gracidare dei numerosi corvi presenti nel bosco fanno il resto. Diego conviene con me, ma dice che si deve pronunciare anche Elio, il regista. Inutile dire che la persona più entusiasta e con meno dubbi è stato alla fine proprio lui, il regista.
OVERLOOK HOTEL
Il risultato è un video, nato da una identica passione che si muove su piani paralleli ma complementari: la passione per il fascino decadente di luoghi “altrove” dove la maggior parte delle persone non va e soprattutto non suona. Mentre accompagniamo a visitare la struttura la band, il regista (Elio) e il direttore della fotografia (Jessica), Alessandra (la protagonista del video) ci raggiungono due amici urbexer pugliesi, Gianluca e Francesca. La meraviglia del gruppo per il mondo dei luoghi perduti, che mirabilmente traducono in musica, e la nostra nel vedere una band rock all’opera per girare un videoclip, esperienza nuova per noi, fanno scorrere più velocemente il tempo e rendono l’atmosfera da luogo abbandonato meno greve del solito. Dopo aver preparato il set scegliendo con cura le parti del sito dove girare le singole scene, iniziano le riprese che andranno avanti fino al tardo pomeriggio.
DIEGO JESSICA
ELIO MICHELE
ALESSANDRA: LA SCINTILLA DI VITA
FRANCESCO
Il risultato è un piccolo capolavoro dove ogni singolo attore, dalla protagonista, ai musicisti, agli operatori video hanno trasfuso arte e passione. L'ultimo EP, EXILE, è una sorta di risveglio dei sensi dal lungo sonno imposto dalla pandemia. E il video di “Silvery Track” lo rivela in maniera tutt’altro che velata. Un augurio per tutta l'umanità. Adesso li posso anche ascoltare, oltre che vedere, i luoghi dell’abbandono e della decadenza che magneticamente mi attraggono. Michele, Diego e Francesco potranno vedere e meglio immaginare quello che scrivono in musica. La band al tocco fatato di Alessandra, fata o strega non importa, si risveglia, riprende il cammino artistico interrotto con la pandemia. L’hotel purtroppo non si risveglierà più, rimarrà muto testimone di un tempo felice e della fragilità di tutte le cose umane.
LINK DEL VIDEO
Gli HAPAX – Michele Mozzillo voce e basso, Diego Cardone chitarra elettrica, Francesco Giuliano Batteria - sono una band napoletana fondata nel 2014. La loro musica potrebbe essere classificata come dark, post-punk. Fonde suoni 80’s con sonorità industrial. Nel background musicale degli Hapax ci sono elementi che la collocano nel solco di altre band come Joy division, Depeche Mode, The Cure, Siouxsie and the Banshees, The Sisters of Mercy. Tuttavia, gli Hapax hanno una loro impronta, una loro cifra sonora e stilistica che li rende riconoscibili e, come suggerisce anche il loro nome, unici.
Lo Studio NUBES: Elio e Jessica, due artisti veri. Poche chiacchiere e tanto lavoro riescono a tirare fuori prodotti eccellenti, senza sbavature e permettetemi, cosa rarissima, “sobri” in un mondo ormai governato dagli eccessi e dal cattivo gusto.
Il gruppo Urbex Campania da me fondato nel 2014 è operativo su Facebook e si propone di riunire gli appassionati di esplorazioni urbane, in Campania e non. Per chi volesse iscriversi e vivere il mondo delle esplorazioni urbane:
IL VIDEO: realizzato per Urbex Campania da Studio Nubes
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