L'ARTE INCONTRA LA STORIA

.                VIA SAN GREGORIO ARMENO 14: LA BOTTEGA DEL MAESTRO ALDO VUCAI

RIPRODUZIONE DEL MAESTRO VUCAI DELLA SUA BOTTEGA

San Gregorio Armeno è una stretta strada nel centro antico di Napoli. Potremmo dire che è l’epicentro di Napoli perché è qui che sorse la Neapolis greca, e romana poi, i cui resti (visitabili) si trovano una decina di metri sotto la Chiesa di san Lorenzo. E’ il cuore pulsante della città antica, ma anche di quella moderna. Infatti, da sempre è la strada degli artigiani presepisti napoletani, i migliori al mondo. Sempre affollata, nel periodo natalizio è così piena di turisti provenienti da ogni parte del mondo che è molto disagevole percorrerla, ed arrivare da un capo all’altro è davvero un’impresa. Qui si respira un’atmosfera che non è possibile trovare altrove, antico e nuovo, religiosità e superstizione convivono da sempre in un equilibrio fragile ma perfetto. Non è possibile comprendere Napoli se non si è osservato San Gregorio Armeno e la sua gente, non si può dire di essere stati a Napoli senza avere percorso almeno una volta questa antica strada. Suoni, colori e odori possono confondere la mente più apatica, gli occhi si fanno piccoli piccoli per entrare nelle casette e negli anfratti dei presepi riprodotti con grande realismo. Tra tanta bellezza, come ormai in tutto il globo, si è insinuata la decadente modernità e tanti oggetti e simboli che nulla hanno a che vedere con l’arte presepiale fanno mostra di se sui banchi di san Gregorio: attrici, starlette, personaggi politici, dello sport e dello spettacolo. L’osservazione non è di natura moralista o religiosa, perché in San Gregorio Armeno convivono da sempre un’anima religiosa ed un’altra fortemente pagana ed esoterica, ma piuttosto una considerazione di natura identitaria. 

SAN GREGORIO ARMENO 14: La Bottega di Aldo Vucai

 

Se volete avere contatti con l’anima più vera di San Gregorio, se volete conoscere un vero artigiano, sempre alla ricerca dell’identità più profonda di quest’arte e di questa terra andate al n°14, alla Bottega del Maestro Aldo Vucai.

Chiunque saprà indicarvela, anche perché all’ingresso c’è l’ultima vestigia di quello che fu un tempio dedicato a Cerere, la dea della terra e della fertilità: un bassorilievo sul muro esterno appena percettibile alla vista di chi passa.

La dea madre deve avere da sempre ispirato il maestro, perché le sue creazioni sono senza dubbio tra le più interessanti e significative. Vucai non solo crea pastori, presepi ed accessori per i presepi stessi (bellissime le casette in stile arabo), ma rievoca e celebra anche figure del nostro recente e meno recente passato: sue creazioni ritraggono Carlo III di Borbone, il grande Re, i cd. Briganti Ninco Nanco e Carmine Crocco,la sirena Partenope ed un magnifico Giordano Bruno che fa bella mostra di se anche sulla mia scrivania.

 

Mi piace definire Aldo Vucai l’artigiano della Storia (con la esse maiuscola), cioè colui che la conosce nel senso più autentico e la celebra. Poi, c’è il folklore. 

LE 4 FOTO SOPRA SONO ESTRATTE DALLA PAGINA DEL MAESTRO

IL MAESTRO CON UNA DELLE SUE ULTIME OPERE: GIORDANO BRUNO

 

 

 

LE ANIME ERRANTI


 

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