Praga


© Giovanni Rossi Filangieri 2007

Praga è sicuramente una della città più affascinanti d’Europa e del mondo. Non è scintillante come Parigi, non è spumeggiante come Londra, non è austera come Vienna, ma è decadente nel senso più romantico del termine. La capitale delle giovane repubblica Ceca è di una struggente, malinconica bellezza. Il suo tentativo di lasciarsi alle spalle la pesante eredità del socialismo reale, che gli è costato decenni di depressione economica e isolamento, non ha fortunatamente intaccato la sua identità e la sua raffinatezza. Praga è delicata, come i suoi famosi cristalli. Ha in se caratteristiche di altre grandi città europee come Budapest, Roma, Cracovia o Parigi, ma conserva una sua unicità. E' attraversata da un fiume, la Moldava (Vitava in ceco), che la la taglia in due,  delimitandone gli storici quartieri, e nove colli; su uno di questi, c’è un magnifico castello che la domina la città. E' anche la città dalle “cento torri”. E' caotica nel centro storico, ma allo stesso tempo una delle città più romantiche del mondo, con le sue stradine lastricate di pietra ed illuminate dai lampioncini a gas, la Moldava che scorre placida sotto  ponti di pietra adornati di torri e statue.

In definitiva, è una di quelle città dove bisogna andare almeno una volta nella vita e trascorrere abbastanza tempo per poterla ammirare senza fretta e approssimazione. Il nostro consiglio è di dedicargli una intera settimana: di certo non vi annoierete. Il periodo migliore? Dipende dai gusti. E’ una città gelida e, quindi, andare nella tarda primavera o in estate la rende più godibile: clima mite e molte ore di luce. Ma quant'è bella Praga in inverno, coperta di neve, con i ponti immersi nella densa nebbia dove le statue sembrano fantasmi pietrificati! Tralasceremo la lunga storia di questa antica città e di questa regione, al crocevia d’Europa, che chi vorrà potrà approfondire sui tanti libri e guide esistenti e cercheremo, invece, di fornire indicazioni utili ad una visita ideale, indicare le cose che ci sono piaciute, ma soprattutto quelle che non ci sono piaciute. Una premessa è d’obbligo: Praga è una di quelle città in cui è bello perdersi senza una meta precisa, godendo delle strade, delle luci, delle piazze, della gente… assaporando semplicemente la sua atmosfera, senza essere distratti dagli obbiettivi di conoscenza ed esplorazione della città. Ci sono posti dove vi consigliamo di tornare, magari nel tardo pomeriggio, semplicemente a fare una passeggiata: il Karluv Most o Ponte Carlo, Stare mesto o la piazza della città vecchia, Hradcany o la collina del castello con le sue strade storiche come Zlata Ulicke, la via degli alchimisti, da cui si gode un panorama fantastico della città.

Anche se sulle mappe troverete dei numeri che vanno da 1 a 10, numeri che indicano le zone della città, Praga ha essenzialmente quattro grandi quartieri storici: Hradcany, Mala Strana (la città piccola), Staré mesto (la città vecchia), Josefov (il quartiere ebraico).  Fino agli inizi del 1800 questi costituivano delle entità urbane separate, con tanto di mura di cinta a dividerle e mantengono ancora oggi caratteristiche distintive nette. Fuori dalle mura, si estende l'area urbana moderna.

Lì dove la Moldava crea una profonda ansa troviamo: sulla destra del fiume, la città vecchia (Staré mesto) ed il quartiere ebraico (Josefov); sulla sinistra la città piccola (Mala Strana) e la collina del castello (Hradcany). Questi quattro quartieri sono collegati tra loro dal monumentale Ponte Carlo. E’ questa sostanzialmente l’area su cui si concentra la maggior parte della visita, un area quasi interamente pedonale, da girare magicamente e piacevolmente a piedi.

La Città nuova (Nové mesto) ha il suo fulcro attrattivo in Piazza S. Venceslao (Vaclavske namesti) che ha come terminale l’affascinante ed antico Museo Narodni, dove c’è il monumento a Jan Palach e uno degli alberghi più antichi della Boemia, dove vi consigliamo di soggiornare (se trovate posto): l’Hotel EUROPA.

MONETA: la repubblica Ceka ha aderito all’Unione Europea, ma adotta ancora la sua moneta, la corona che all'attualità (2016) scambia 1 a 27, cioè con 1 € avrete 27 CZK.

Praga non è sempre economica come potrebbe sembrare, specie i ristoranti ed alcuni alberghi. Conviene informarsi prima ed evitare i posti troppo turistici, cioè quelli intorno alla piazza vecchia o alla collina del castello.

ORARIO: + 2 ore su Greenwich, quindi 1 ora in più rispetto all'Italia.

SICUREZZA: Praga è sostanzialmente una città sicura. Tuttavia, gli stranieri sono sempre un bersaglio dei borseggiatori e dei truffatori. A parte gli scippi e le rapine sempre possibili, ci sono altre insidie più subdole cui dovete fare molta attenzione. E’ possibile imbattersi sulle strade in falsi poliziotti o falsi controllori su treni e metro. Il loro scopo è "appiopparvi" delle multe fasulle. Noterete in questi casi un atteggiamento molto guardingo e circospetto ed una finta compenetrazione che vi indurrà a credere che l’ufficiale di turno stia cercando di favorirvi in qualche modo. Spesso si tratta di cifre da pagare così basse e di persone così affabili ed abili che preferirete pagare che discutere. Questo è il loro gioco del resto. Nei ristoranti e sui taxi, vi potrà capitare di ricevere dei conti scritti a mano incomprensibili, con delle voci non previste. Pretendete una regolare fattura scritta a macchina e fategli rifare i conti anche cento volte se necessario. Evitate i ristoranti della città vecchia che, a fronte di menù apparentemente abbordabili, vi presenteranno alla fine un conto molto più salato.  Noi siamo stati vittime di tutte queste cose, persino del finto poliziotto, anche se oggi ne ridiamo al ricordo. La presunta multa per circolazione in zona vietata ammontava a meno di 10 € ed abbiamo preferito evitare di "andare a vedere il bluff".

MANGIARE A PRAGA: come già evidenziato sopra, evitate i posti più turistici e preferite luoghi più defilati per mangiare; pub e birrerie sono un po' ovunque. A proposito di queste ultime, Praga è famosa proprio per la bontà della sua birra e vanta prodotti e ricette di tradizione secolare: Urquell, Krusovice, Redgast, Gambrinus etc. E accanto ad una eccellente produzione di birra, non poteva che svilupparsi una ottima cucina speziata a base prevalentemente di carne: maiale, specie lo stinco con contorno di cavolo, ma anche pollo e cacciagione. Se siete vegetariani avrete qualche problema: informatevi prima sulla presenza di ristoranti per vegetariani o orientali, che di solito vantano nel menu molti piatti a base di verdure. Per uno spuntino veloce in strada, quasi ovunque potrete comprare le Bretzel, le tipiche ciambelle, deliziosi hot dog e cotolette. 

MUOVERSI A PRAGA

L’aeroporto internazionale Vaclav Havel dista appena 17 km dalla città, raggiungibile con gli autobus i di linea o con i minibus del servizio transfer dell’aeroporto.

Il sistema di trasporti a Praga è di ottima qualità. Gli autobus servono per lo più le periferie. La metropolitana è efficiente e capillare. Ha tre linee indicate dai colori verde, giallo e rosso con alcune stazioni di interscambio. Andando sul sito http://spojeni.dpp.cz/ConnForm.aspx?cl=E5 otterrete informazioni dettagliate su quali mezzi di trasporto servono per arrivare in un determinato posto partendo da un altro. Inserendo luogo di partenza e quello di destinazione, saprete sempre come muovervi.

In realtà, a Praga non servono molto i mezzi di trasporto, poiché la stragrande parte dei luoghi di interesse è concentrata in un area non proprio vastissima e visitabile a piedi, a patto di essere dei buoni camminatori.

Un altro modo per esplorare Praga è via fiume, prendendo i battelli della Prague river cruise (PPS) che propongono vari itinerari dal vario costo (tra 250 e 1000 corone, circa 8 -35 €)

INTERNET E TELEFONIA 

A Praga ci sono molti internet caffè sparsi soprattutto nelle zone più turistiche. Inoltre, molti ristoranti e bar hanno la linea Wi-Fi gratuita. La rete elettrica è a 220 v ma portate degli adattatori universali per i carica batterie di telefoni e computer, poiché non troverete sempre le stesse prese. Il prefisso per essere chiamati è +420

COSA VEDERE A PRAGA

 

HRADCANY, LA COLLINA DEL CASTELLO - MALA STRANA

 

Il Castello, lungo ben 570 metri, è uno dei più grandi al mondo ed ha al suo interno una imponente cattedrale gotica, la Cattedrale di San Vito, che vi si parerà davanti all'improvviso in tutta la sua austera bellezza. Più che un Castello, parliamo di un grande Palazzo Imperiale residenza nei secoli dei Re ed oggi del Presidente. E’ una città nella città e impegnerà molto tempo nella visita (almeno una mattinata). Oltre che il castello e la Cattedrale, assolutamente da non perdere è Zlata Ulicka, la cd. “Via d’oro”, una stretta stradina fiancheggiata da coloratissimi minuscoli negozi che sembrano usciti da una favola di Andersen. Al n°22 c’è una minuscola casetta dalle mura azzurrine: quella era la casa dello scrittore Franz Kafka.  Questa è storicamente anche la strada degli alchimisti. Qui leggenda e storia si intrecciano. Infatti, qualcosa di vero c’è, per il fatto che l’Imperatore Rodolfo II era un appassionato di arti magiche e ciò è ampiamente documentato. La leggenda narra che l'imperatore avesse richiamato gli alchimisti boemi nella via d’oro lì per fargli trovare “l'elisir di lunga vita” e la formula magica per trasformare i metalli in oro. Quella strada divenne, quindi, uno dei luoghi esoterici di Praga, abitato da presenze sovrannaturali. Ed ha ispirato numerosi scrittori. Si legge, ad esempio, nel Golem di Gustav Meyrink: "Ero capitato nel vicolo dei fabbricatori d'oro, in cui i medievali adepti dell'alchimia avevano arroventato per secoli la pietra filosofale e avvelenato i raggi lunari".

Per arrivare al Castello, si può percorrere da Mala strana la tortuosa Via Nerudova arrivando davanti all'ingresso. Questo modo è preferibile, anche se faticoso, poiché la Via Nerudova è ricca di sorprese e per molti è la via più bella di Praga. Durante la salita potrete scoprire le insegne che indicavano le case e i palazzi al tempo in cui non c’era la numerazione.  Vi scorreranno davanti la Casa al Gatto (Dum U Kocoura) al cui interno c’è una famosa birreria, all'Ancora d'Oro, ai tre violini (Dum U Tri Houslicek) così chiamata poiché in questa casa, dal 1667 al 1748 visse la dinastia dei liutai Edlinger. Ancora alla Chiave d'Oro, alla Ruota d'Oro, al Gambero Verde, al Leone Nero etc. 

Un altro modo è arrivare con la metro linea verde, fermata Malastranka, ai piedi della collina e salire le vecchie scale del Castello (Starè zamecké schody) fino all’ingresso.

Il Castello rimane aperto dal primo mattino (5.00) fino a quasi notte (23.00), ma molti dei luoghi attorno al Castello osservano orari più rigidi (di solito 9-17). Conviene, quindi, per una visita completa andare a Hradcany di buon mattino. Sono state eliminate le barriere architettoniche in quasi tutta l’area, tranne che per: torre delle polveri, la torre Daliborka e la torre Bianca.

Il biglietto per l’intera area costa circa € 12,00, ma la cattedrale (tranne la cripta e la torre sud che sono a pagamento) ed il cortile interno sono gratuiti.  

KARLUV MOST, IL PONTE CARLO

 

Il ponte Carlo è la antica via di comunicazione tra la città vecchia, la città piccola e la collina del castello. Lungo 516 metri, risale al XIII secolo ed è impreziosito da ben 75 statue di epoca barocca e due torri per estremità. E’ forse il luogo più fotografato di Praga tanto da diventarne un’icona. Il ponte è pieno di bancarelle ed artisti di strada tutto il giorno. Andateci al tramonto e godetevi la silhouette delle statue e della torre ovest sullo sfondo di Mala Strana alla luce del crepuscolo, quando i lampioncini a gas cominciano ad accendersi e tutto comincia a tingersi di blu. 

STARE’ MESTO (LA CITTA’ VECCHIA) 

 

Il fulcro della città vecchia è Staromeske Namesti ovvero la piazza vecchia, dominata dalla torre Municipio con il famoso “orologio astronomico” e dalle guglie della chiesa della madonna del Tyn. Dalla sommità di queste torri si gode di una vista sulla piazza e sulla città stupefacente. Un tempo tutt la regione era un fiorente mercato, crocevia di importanti rotte commerciali e di intensi scambi. Dobbiamo immaginare questa enorme piazza brulicante di mercanzie (stoffe, animali, spezie etc.), riempita dalle voci dei mercanti e dei compratori. Oggi la piazza è per lo più occupata da artisti di strada, caffè all'aperto e ristoranti caratteristici, che vi sconsigliamo (lo abbiamo più volte scritto) di provare.

 

Una visita lo merita sicuramente il Municipio, con l’antica aula consiliare. All'esterno della torre del Municipio, l’orologio astronomico, una meraviglia dell’ingegno risalente agli inizi del 1400. Ogni ora tra le 9 e le 21 si raduna una piccola folla sotto l’orologio per vedere l’uscita dei dodici apostoli al suono di una campanella. Tutto intorno alla piazza, decine di colorati palazzi storici. 

JOSEFOV, IL QUARTIERE EBRAICO

 

Lasciata la piazza vecchia, lasciatevi guidare dalle tante stradine piene di colorate botteghe e andate verso nord dove il fiume piega a 90 gradi verso est. Tra la città vecchia ed il fiume c’è una piccola area occupata dal quartiere ebraico, conosciuto come Josefov. E’ qui a Praga che è nata la leggenda del Golem, un essere soprannaturale fatto di argilla. Secondo tale leggenda chi viene a conoscenza dei segreti della Qabbalah, può fabbricare un golem, che può essere usato come schiavo; uno schiavo stupido, non in grado di pensare ma solo di obbedire. Il Golem ha finito per rappresentare l'immaginario difensore del popolo ebraico dai suoi persecutori. Può essere evocato pronunciando una combinazione di lettere alfabetiche. Si narra che nel XVI secolo un sapiente europeo, il Rabbino Jehuda Löw ben Bezalel di Praga, cominciò a creare golem per sfruttarli come suoi servi, plasmandoli nell'argilla e risvegliandoli scrivendo sulla loro fronte la parola EMET "verità". I golem però crescevano a dismisura, così che di tanto in tanto era necessario eliminarli, sostituendo parola sulla loro fronte in MET, cioè "morto".

Vi consigliamo di vistare il cimitero ebraico con la tomba di Rabbino Low, le sinagoghe vecchia e nuova e la Klausen. Qui è tutto a pagamento, ma con 20 € circa si visitano tutti questi luoghi. IMPORTANTE: Evitate di visitare il quartiere ebraico di sabato, poiché è il loro giorno di festa (Sabbath). 

NOVE’ MESTO: VACLVSKE NAMESTI (PIAZZA SAN VENCESLAO) – HOTEL EUROPA – LA CASA DANZANTE

 

Il cuore della città nuova è senza dubbio Piazza S. Venceslao. In realtà, più che una piazza è un enorme Boulevard lungo quasi 800 metri, che termina da un lato con il Museo di Storia Naturale Narodni. Anche il termine città nuova usato nel senso comune è improprio, poiché in realtà questa parte della città fu fondata nell’anno 1348 da Carlo IV. L’imperatore, dette un nuovo assetto alla zona in cui si insediarono i romani fino a Vysehrad. Ad ogni buon conto, questa grande piazza merita sicuramente una visita.

Qui potrete vedere, alla base del Museo il monumento a Jan Palach, lo studente che il 16 gennaio 1969 si diede fuoco proprio in quel punto per protestare contro l’invasione sovietica della allora Cecoslovacchia.

 

Una visita la merita senza dubbio il Narodni, dove siamo stati più volte.  Fondato nel 1818 da Kaspar Sternberg, domina la piazza; proprio dalle scalinate del museo si possono ottenere belle foto di Piazza San Venceslao nella sua interezza. Al di là delle collezioni di animali impagliati, tra cui spicca la testa di un enorme Mammut, la sezione di mineralogia contenente diversi meteoriti trovati nella regione, la sezione dei fossili di cui tutta la Boemia è ricchissima, vale la pena di entrare al Narodni anche solo per respirare l’atmosfera di questo antico edificio e ammirarne la belle architetture neorinascimentali.

Tenendo alle spalle il Museo sul lato destro della piazza c’è un vecchio albergo, l’Hotel Europa. Vi consigliamo di visitarlo (meglio ancora soggiornarvi). E’ un prezioso esempio di Art Nouveau. Gli arredi sono d’epoca e stupendo il lucernario.  Dispone anche di un parcheggio in un cortile interno, ma con posti limitati. A dispetto della sua decadente bellezza non è costoso ed, anzi, mette spesso camere in offerta. In realtà, al fascino del vecchio albergo corrisponde un comfort molto lontano dagli standard odierni. Molte stanze hanno enormi finestroni senza oscuranti e tende, con il risultato di svegliarsi col primo chiarore. Gli armadi no sono quelli capienti e efficienti di oggi. In camera c’è solo un lavandino, mentre i bagni sono nei corridoi. Ma vi assicuriamo che ne vale la pena. Peculiarità di questo vecchio hotel è anche la elegantissima sala da pranzo; sembra quasi di stare su un transatlantico della white star line ad inizi del 900. Proprio davanti all’Hotel, un vecchio tram è stato trasformato in un pittoresco bar. 

 

La casa danzante, o anche “Fred and Ginger”, è un edificio del 1997 costruito dagli architetti Vlado Milunic, ceko, e Frank Gehry, statunitense. Ricorda, come suggerisce il nome, due ballerini intenti a ballare ed è un bell’esempio di avant-garde che non stride affatto nel panorama architettonico decisamente più classico della città. Si trova in Rasinovo Nabrezi nei pressi del ponte Jraskuv sulla Moldava (tram 21).

 

 

CONDIVIDI SU