.               LA CHIESA DEGLI ANGELI CON LA CROCE                    .

TIPOLOGIA: chiesa XVI sec.

STATO DEI LUOGHI: fatiscente

MOTIVO ABBANDONO: sconosciuto

ACCESSO: facile

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Questa piccola chiesa a pianta ottagonale fu costruita alla fine del XVI secolo e intitolata alla Santa Croce. Verso la fine del XVIII secolo iniziarono lavori di ampliamento e di ristrutturazione. Fu aggiunta la Sagrestia, risistemato l'Altare e predisposte due nicchie laterali per ospitare le statue della Vergine Maria e di San Filippo. Le nicchie oggi sono vuote, lasciando presumere che le statue siano state trafugate. Il complesso subì altri rimaneggiamenti nel corso dell'800. La Chiesa compare in un disegno di un viaggiatore inglese, rimasto affascinato dal sito, pubblicato nel 1858 su un prestigioso quotidiano locale. Oggi la Chiesa è in completo e colpevole stato di abbandono. Sull'altare maggiore è posto un dipinto in cui sono rappresentati degli angeli in adorazione della Croce; l'interno risulta arricchito da affreschi in condizioni piuttosto precarie. Purtroppo, tutta la Chiesa si trova in cattive condizioni, aggravate dalla aggressione della vegetazione molto fitta del luogo. Anche il Campanile al di sopra della facciata della Sagrestia s'intravede appena tra la vegetazione. Le lastre tombali di marmo del pavimento sono ancora intatte, ma la pavimentazione è ormai quasi completamente distrutta. Cataste di pali di legno testimoniano una abbandonata volontà di intervento e protezione. La sagrestia è invasa da detriti e rifiuti mentre la canonica al piano di sopra, cui si accede attraverso una stretta scala in muratura sulla sinistra della navata, è in buona parte in pezzi e invasa dalla vegetazione. 

Questa piccola antica chiesa è un autentico gioiello, di cui non è rimasto molto; si sta lentamente sgretolando ed è una testimonianza della scarsa sensibilità del nostro paese alla storia e all'arte.

Dal momento che la chiesa è stata ripetutamente depredata, abbiamo evitato di specificare in che zona della Campania si trovi. Ce ne scusiamo con gli urbexer, sapendo che comprenderanno le nostre ragioni e che daremo informazioni solo alle persone di cui sapremo poterci fidare.






 

L'esplorazione è stata fatta nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.


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