ISOLE MALDIVE


VOLI QATAR AIRLINES: Roma/Doha  Doha/Malè

M/Y: Stingray

Crociera Subacquea nell'Atollo di ARI


A BORDO

LA STING RAY non è certo quella che può definirsi una sistemazione di lusso. E' una vecchia barca, anche nello stile, con cabine molto spartane. Se desiderate il lusso, non è la barca che fa per voi. Se, però, sapete adattarvi e non volete spendere cifre esagerate non vi mancherà nulla, poiché l'equipaggio si fa in quattro per rendere il vostro soggiorno memorabile. Il Dhoni per le immersioni è grande e confortevole. La cucina di bordo non è molto varia e forse abbonda un po', come tradizione di queste isole, nell'uso delle spezie. Tuttavia, viene servito prodotto locale e fresco. Personalmente, ho un buon ricordo anche della Sting Ray, che non offre sicuramente il comfort che oggi offrono le barche qui alle Maldive, ma che ha il fascino delle cose passate. 

LA STING RAY CON A FIANCO IL DHONI PER LE IMMERSIONI

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Durante la navigazione tra le isole dell'Atollo di Ari, abbiamo visitato diversi villaggi. Le Maldive non sono solo mare, spiagge, sole e immersioni subacquee: c'è anche altro. Visitare i villaggi maldiviani, proietta in una dimensione di vita forse a noi sconosciuta, fatta di semplicità, di profumi che non si sentono più, di silenzi riempiti solo dal rumore del mare, del vento e dei bambini che giocano sulla spiaggia, di ritmi scanditi dal sole e dalla luna. Una dimensione che si legge negli sguardi delle persone, sguardi sinceri e felici. Si, felici. Qui è possibile capire che si può vivere senza la macchina da 300 km all'ora,  l'impianto stereo da 8000 watt, l'appartamento di 300 mq. in centro. Qui la vita è sostenibile, gentile con le persone, vera. I maldiviani dei villaggi non sono certo ricchi nel senso che intendiamo noi, ma hanno qualcosa che noi forse non abbiamo più: il tempo di vivere ed apprezzare la vita nelle piccole cose quotidiane. Conoscere la gente, avere contatti diretti con loro lo consideriamo parte imprescindibile di qualunque viaggio, e le Maldive non fanno certo eccezione. Come tradizione mai scomparsa, è il capo del villaggio che deve dare il permesso di entrare e visitare la comunità; sarete sempre accolti da lui. Anche se molte cose sono cambiate e avrete l'impressione che la visita degli stranieri sia diventata un business, ci sono delle regole che vanno sempre osservate e che costituiscono un segno di rispetto nei confronti di questa gente che è, comunque, per inclinazione molto disponibile ed ospitale. Cercate di essere il meno fastidiosi e rumorosi possibile. Chiedete sempre il permesso se pensate di stare entrando in una proprietà privata: casa,  cortile o viale. Con un po' di educazione ed un sorriso, vi si apriranno tutte le porte. Anche per le foto, chiedete sempre il permesso, specie con i bambini e le persone in generale: molti non amano essere fotografati. Rassicurateli del fatto che non lo farete, se notate fastidio; può anche darsi che cambino idea e accettino di farsi fare una piccola foto con voi. Comprate, se vi piace qualcosa. E' un modo di aiutare queste piccole economie e contribuire a mantenere integre queste culture e questi luoghi. Consideratevi degli ospiti e non dei padroni, entrate ed uscite in punta di piedi. E' un esperienza che vi rimarrà nel cuore al pari dei bianchissimi atolli corallini e del mare azzurro. 

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UNA NOTTE INCANTATA

E’ stata una giornata memorabile! L'equipaggio della Sting Ray è riuscito a trovare gli squali balena per noi, i primi che vediamo da 5 gg di navigazione. Siamo ad ARI, uno degli atolli meridionali delle Maldive. E’ ormai il tramonto, il cielo si colora di sfumature di rosso e arancio che si smorzano nel blu intenso dell’Oceano indiano. Sorseggiamo una bibita sui divanetti della dinette della nave in attesa che si faccia buio. Le sorprese non sono finite a bordo della Sting Ray. Ci hanno preparato una cena barbecue in un vicino isolotto deserto, con carne e pesce pescato in giornata dalle lance di bordo mentre eravamo in immersione col dhoni. Da diverse ore c’è un’attività frenetica nelle cucine e nel quadrato di poppa. L’aria è tiepida e profumata, il cielo terso e punteggiato di stelle, la luna piena splende alta nel cielo e promette di illuminare a dovere la nostra spiaggia. Una lieve brezza marina ci accompagna nella breve traversata dalla nave all’isolotto. Le lance su cui ci siamo divisi si approssimano alla spiaggia e già si vedono i fuochi dei grandi barbecue; rallentano per evitare le insidie dei coralli del basso fondale e con un leggero abbrivio si arenano dolcemente sulla bianchissima sabbia. La prima cosa che notiamo sono delle fantastiche sculture di sabbia che riproducono con impressionante realismo degli squali balena e delle mante. E’ una notte meravigliosa. Siamo tutti euforici, deliziati dall’ottimo cibo, dal vino, dalla birra e dalla ineguagliabile compagnia. Una notte incantata. Se il paradiso esiste, deve essere un posto molto simile a questo.

.                       La danza notturna delle Mante

Alle Maldive non è difficile incontrare la Manta. Ci sono luoghi dove si nutre, altri dove si fa levare i parassiti dai pesci pulitori (le cd. stazioni di pulizia) e gli equipaggi delle barche per subacquei e i diving li conoscono tutti o quasi. Tuttavia, ci sono alcuni posti dove si concentra una grande quantità di cibo, plancton per l'esattezza, dove si può assistere a spettacoli indimenticabili. Ad Hanifaru nell'Atollo di Baa, ad esempio, nel nord delle Maldive, in un certo periodo dell'anno ed in certe condizioni di mare e luna, si concentra una grande quantità di mante in una laguna dalle dimensioni relativamente ristrette dando vita ad un carosello frenetico e vi vedrete intorno decine di bestioni in circolo ruotare vorticosamente come in una misteriosa danza. A questo spettacolo naturalmente si può assistere anche in altri atolli, ma non è facile, ci vuole anche un po' di fortuna. Però la fortuna può essere aiutata e si può ricreare in piccolo un po' di quella magia attirando con la luce il plancton. Se andate per una crociera subacquea alle Maldive, assicuratevi che la vostra barca sia attrezzata per tanto. Vi assicuro che vivrete una esperienza che non dimenticherete mai: assistere alla danza delle mante e per di più di notte. Questo renderà il tutto ancora più magico, quasi onirico. Così, una sera avendo trovato il posto giusto in una sperduta laguna della parte meridionale dell'Atollo di Ari, il nostro equipaggio nel pomeriggio aveva cominciato a montare un telaio con assicurato un potentissimo faro collegato con robusti cavi ad un generatore. Con l'imbrunire, si sarebbe pian piano concentrato il plancton e sarebbero arrivate le Mante. Verso la mezzanotte, dopo avere digerito la cena e avere ammirato la danza in superficie dal ponte di poppa della nave, ci saremmo immersi sotto la luce per ammirarle da sott'acqua. Le mante non hanno tardato ad arrivare: prima una, poi un'altra, un'altra ancora. Siamo tutti nella plancia di poppa, sopra la luce, ad ammirare questi bestioni che salgono dal nero del fondo del mare verso la superficie, nel fascio di luce, e cominciano a divorare la palla lattiginosa di plancton con giri sempre più vicini alla superficie. Ne possiamo ammirare ogni particolare del ventre bianchissimo. Verso le ventitré cominciamo a scendere nel dhoni ormeggiato di fianco alla nave e a prepararci all'immersione. Per tenere le mante anche vicino al fondo, viene organizzato un grande secchio in cui metteremo tutti gli illuminatori accesi. In breve, siamo tutti pronti a saltare nell'acqua nera e dirigerci verso la luce di poppa. La luce della nave e quella degli illuminatori nel secchio, illumina quasi a giorno il fondale di sabbia e corallo intorno a noi per un raggio di una dozzina di metri. Di mante ce ne sono quattro cinque che volano nell'acqua incuranti della nostra presenza con la bocca spalancata. Le vediamo sparire nel nero dell'oceano e ricomparire all'improvviso. Inizialmente, le guide ci chiedono di stare in cerchio sul fondo intorno al secchio e ammirare le mante che girano in circolo sopra di noi e d anche al nostro livello. Ma dopo poco l'ordine salta completamente. Ci accorgiamo che lo spettacolo migliore è pochi metri sotto la superficie sotto il faro, dove si concentra il plancton e così insieme ad altri tre ci spostiamo verso la superficie rimanendo a mezz'acqua dove abbiamo potuto filmare per più di mezz'ora tre quattro bestioni che ruotano freneticamente in mezzo a noi rimpinzandosi la pancia. Possiamo certamente dire che è uno degli spettacoli più incredibili a cui abbiamo assistito, una cosa che non si dimentica. Ne abbiamo fatto un breve video (in coda alle foto)

 

IL VIDEO

MALE'

Malè, nell'omonimo atollo, è la capitale delle Maldive. Occupa la totalità di un'isola, separata dall'aeroporto che è invece posto su un lungo istmo ad est poco distante, è unica nel suo genere. Una delle capitali e metropoli più piccole del mondo, può crescere solo in altezza essendo confinata nel suo spazio ormai saturo. Una città caotica e soffocante. Nelle strade affollatissime e strette non arriva l'apporto benefico del vento di mare e il caldo e l'alto tasso di umidità colpiranno chi viene da fuori e non è abituato. Pur essendoci da tempo acclimatati alle Maldive, l'arrivo a Malè è stato traumatico. La confusione che regna nelle strade e nei mercati è in aperto contrasto con la pace e il silenzio dei villaggi sperduti nell'oceano. Un mare di motocicli e scooter rende attraversare le strade un'impresa. Vederla da mare è simile ad un miraggio, con i suoi palazzi moderni e grattacieli che spuntano dal mare cristallino delle Maldive. A Malè lo spazio è stato sfruttato integralmente. Non ci sono spiagge ma muretti che circondano interamente l'isola; recentemente, però, ne è stata creata una per dare un po' di refrigerio e spazio per passeggiare davanti all'oceano agli abitanti. Malè ha quattro quartieri: Machangolhi (la zona commerciale), Henveiru (la zona amministrativa), Galolhu (zona residenziale) e Maafannu (zona portuale).  Malè si può raggiungere facilmente dall'aeroporto con taxi Dhoni che partono ogni 15 minuti. Non offre grandi atrazioni culturale ma è molto interessante, anche dal punto di vista fotografico, per i suoi colori, la sua gente e la vivacità dei suoi mercati. In particolare, vi consigliamo la visita di due mercati: quello del pesce e quello della frutta e verdura; sono piuttosto vicini ed entrambi si trovano non lontano dalla zona in cui sbarcherete col Dhoni, in ogni caso costeggiando sulla destra del caratteristico molo presidenziale (vedi foto).

I VIDEO

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