OSPEDALE OPERA PIA MILANI ROSSI

Per un borgo antico e isolato come Segni, questo Ospedale fu una benedizione. La sua realizzazione fu possibile grazie al lascito che Don Gaetano Rossi, canonico della cattedrale, lasciò all’Opera Pia fondata da Leandro Milani nel 1812, poi denominata Milani Rossi. L’edificio occupato dall'ospedale faceva, infatti, parte del lascito. A partire dal 1870 la struttura fu gestita dall’Opera Vincenziana che, oltre che l'amministrazione, si occupava anche della formazione delle fanciulle del tempo. Nel tempo l’Opera beneficiò di numerosi lasciti ed offerte, sia da parte di semplici cittadini che di influenti personaggi, lasciti di cui c’è anche qualche traccia nelle targhe dedicate ai vari benefattori. L’inadeguatezza della struttura ai tempi moderni e la creazione di un grande Ospedale nella vicina Colleferro portarono l’ospedale verso un declino inevitabile. 


Oggi l’ospedale è in totale abbandono ed è persino difficile percepirne l’esistenza. In effetti, a chi non lo conosca direttamente risulterà difficile immaginare che questo elegante palazzetto di pietra, accessibile da una piccola rampa che si immette su una ripida e stretta stradina lastricata fosse un tempo un ospedale. Una volta dentro, la devastazione è evidente; ben poco rimane dell’antica struttura: una cucina, stanze vuote e pericolanti, qualche pericolosa voragine ed una penombra polverosa che mette a disagio. Tuttavia, piccoli segni sopravvissuti al tempo e alla decadenza ci rivelano che in questo posto si curavano le persone: un gabinetto odontoiatrico in cui è sopravvissuto lo scheletro della sedia dentistica, targhe di ambulatori vari, un armadietto con medicinali molto vetusti ed in evidente stato di decomposizione.

Si sta cercando di recuperare la struttura, come risulta dal tetto che è stato riparato. Nonostante i segni di un cantiere, nutriamo forti dubbi sulla possibilità di recuperare questo antico nosocomio, le cui tracce appena percettibili si stanno inesorabilmente stemperando nella polvere e nell’oblio.  

 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.


 

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