LA VILLA DELLE TRECENTO STATUE

TIPOLOGIA: palazzo nobiliare

STATO DEI LUOGHI: discreto

INTERESSE: storico, artistico, naturalistico. Impatto emotivo

TAG: #urbex #abandoned

Alle pendici di un massiccio montano, nel basso salernitano, lentamente appassisce la bellezza di Villa D. Si tratta di una monumentale proprietà, formata da una villa di circa 600 mq su tre livelli che inglobano una antica torre normanna costruita attorno all’anno 1108 d.c. che fa assomigliare la costruzione più ad un castello che ad una villa, ed un enorme parco di circa 18 ettari, interamente protetto da mura, che può ben essere ascritto al “verde storico”; ed in effetti quello che più sorprende è la varietà, la quantità ma anche la maestosità delle specie arboree presenti. Appartenuta ad un casato spagnolo prestigioso, è stata abitata fino agli anni cinquanta, quando l’ultimo proprietario la donò ad un Ordine cavalleresco.  Sia la villa che il parco versano in cattivo stato di manutenzione. 

La villa, cui si accede attraverso un portone ligneo incastonato in mura merlettate di sapore medioevale, è totalmente priva di arredi e gli interventi fatti in passato all’interno sono assolutamente incompleti ed anche poco rispettosi dello stile e del prestigio di questa magione; l’hanno decisamente rovinata invece che salvarla. 

Per quanto riguarda il parco, che a tratti è un bosco fittissimo di alberi secolari come querce, castagni, platani, aceri montani, laurocerasi, cedri, è sicuramente la parte più sorprendente. Nel fitto del verde, sono inseriti con grande maestria gruppi scultorei che rendono ancora più magico il parco. Sono tantissime, centinaia, le statue che rappresentano i soggetti classici come la dea diana, le quattro stagioni, le grazie, le muse, Ercole ed il drago di Nemea, Amore e psiche…difficile ricordarle tutte, insieme a panchine e fontane monumentali. Davvero spettacolare, ubicato nella parte alta del parco, è un simulacro di teatro greco, realizzato con siepi al posto delle gradinate di marmo, all'interno delle quali ci sono decine e decine di busti marmorei, spettatori muti di immaginari spettacoli che si svolgono sul palco di legno, impreziosito anch'esso da statue femminili. Ma permettetemi di sottolineare che il vero spettacolo sono i luoghi, come sembrerebbe alludere lo sguardo volutamente rivolto in tutte le direzioni, anziché verso il palco, dei busti come ad ammirare la natura circostante. 

Nel parco c’è un sistema di grotte, che sembra fossero usate in epoca romana, anche queste riempite da lapidi, fontane e gruppi marmorei. L’atmosfera che si respira lì è quella delle ville romantiche, che rimandano al mondo classico riscoperto con i ritrovamenti di Pompei ed Ercolano. Un’atmosfera malinconica e decadente, accentuata dalle statue impolverate, dalle fontane putride e dal silenzio che tutto circonda.

 

L'esplorazione è stata fatta nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.


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