EX DISCOTECA EXCALIBUR

IL CASTELLO DEL DIVERTIMENTO

Questa discoteca è stata un autentico tempio del divertimento. Inaugurata il 29 dicembre 1993, ebbe una fugacissima vita. Pochi anni e poi il fallimento e la chiusura. È stata come un grande fuoco d’artificio, luminosissimo ma di breve durata. Le ragioni del suo istantaneo successo probabilmente sono le stesse della sua precoce rovina: il fasto della sua struttura e gli enormi costi di gestione. Si perché questa non è la solita discoteca fatta di prefabbricati o capannoni, ma è un vero e proprio castello medioevale, con tanto di torre merlettata, ponte levatoio e fossati, affreschi, colonne, arazzi, statue etc.  Un falso sì, ma realizzato talmente bene da sembrare quasi vero. Il complesso era enorme con varie piste da ballo interne ed esterne, bar posizionati ovunque, saloni e salottini con arredo che ricorda quello dei manieri fortificati del millennio passato ed anche due enormi parcheggi a disposizione del notevole afflusso di frequentatori. Insomma, un vero tempio della vita notturna qui sulle colline sopra Montecatini. È nostro costume non rivelare la posizione dei luoghi che visitiamo né particolari che possano portare alla sua individuazione, per preservare i luoghi stessi da vandali e ladri. Tuttavia, questa discoteca è talmente conosciuta, presente in decine di altri articoli urbex con nome ed ubicazione, oltre ad essere mappata su Google, che abbiamo rinunciato ad ogni riserbo.


L’esplorazione inizia per gradi. Alla discoteca si arriva percorrendo una rampa che un tempo portava anche alle grandi aree di parcheggio. Oggi il viale è dissestato e invaso dalla vegetazione. Si incontra un gazebo stile tenda medioevale da campo che forse distribuiva i biglietti per la disco o per il parcheggio o entrambi. Sulla destra si intravede il castello con il ponte levatoio di accesso coperto da un tendone. Oggi di qui non si può più entrare perché è marcio e si rischierebbe un volo nel paludoso laghetto sottostante. Bisogna trovare un ingresso alternativo. 


Ma prima di entrare nel castello visitiamo un grande bar all’esterno del castello, coperto da un tendone bianco merlettato stile medioevale, oggi logoro e sporco. Sul bancone il cadavere di un corvo e qualche bottiglia vuota. 



Sulla sinistra dell’entrata ci sono i bagni con pitture e raffigurazioni classiche con scene erotiche. 

Entrando nel castello la prima cosa che si nota è uno stretto e lungo guardaroba, realizzato su più livelli con passarelle sospese per aumentare la capienza. Grandi sale di pietra e travi di legno decorate con arazzi e scene medioevali dipinte si susseguono una dentro l’altra ricordandoci che questa discoteca richiamava il popolo della notte e delle piste da ballo da molte, disparate parti e poteva ospitare davvero un numero considerevole di persone. Basta solo chiudere gli occhi e immaginare la musica, le risate, le fragranze profumate indossate nella speranza di fare colpo su qualcuno e vivere una fugace avventura notturna, i pensieri disordinati, frenetici di una notte in cui dimenticare la vita di tutti i giorni e sentirsi più leggeri. 

Quanti nomi, quante storie, quante speranze saranno passate di qui. E con questi pensieri che percorriamo le ormai vuote sale in penombra fino ad arrivare ad una molto grande, il cuore dell’Excalibur con la postazione del dj, la pista incorniciata da colonne e quello che ormai nel mondo dell’urbex è diventata l’icona di questo posto, un’immagine cult: una sorta di salottino, con poltroncine rosse disposte a semicerchio, illuminato dalla luce naturale spiovente dal grande lucernario sopra di esso che mette in risalto le pitture medioevali su fondo azzurro. La sensazione è proprio quella di un pozzo di luce che risalta dietro le arcate della sala che invece è nella semioscurità. Un effetto davvero suggestivo creato proprio dalla situazione di abbandono del luogo. Una delle frequenti meraviglie in cui ci si imbatte facendo urbex.

Salendo le scale interne al castello si accede ai livelli superiori con altrettante sale, però desolatamente vuote, che mostrano un qualche tentativo di trasformazione o di adeguamento mai terminato del complesso. Non varrebbe la pena salire se non per il fatto di poter ammirare da una grata il pozzo di luce, la saletta medioevale descritta sopra. 


Uscendo da questa altra parte del castello c’è un altro grande bar ed una pista all’aperto.



Termina, dopo un paio d’ore l’esplorazione di questo relitto delle notti toscane. Chissà che la musica e le grida sfrenate di tanti ragazzi non possano tornare un giorno a rallegrare questo desolato luogo. A noi il privilegio di averlo visto ed avuto tutto per noi.

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.

 

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