HOTEL EREMO

TIPOLOGIA: albergo

STATO DEI LUOGHI: fatiscente

MOTIVI ABBANDONO: sconosciuto

ACCESSO: facile

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L’hotel Eremo fu fatto costruire nel 1902 da John Mason Cook, lo stesso che ideò la linea ferroviaria mista che congiungeva Napoli al Vesuvio. Prima ancora, e forse da questo deriva il suo nome, c’era una locanda addossata alla chiesetta, dove un sedicente eremita cucinava omelette e offriva Lacryma Christi (NDR pregiato vino campano) ai turisti del cd Grand Tour. C’è ancora la targa arrugginita, che probabilmente risale a quel luogo, con la scritta “Eremita”.  

L'ultimo proprietario dell'Hotel Eremo sembra essere stato un certo commendatore Mario Paudice, che rifiutò di vendere il complesso a facoltosi acquirenti, relegando l’antica e prestigiosa dimora all’oblio ed al totale abbandono.


Attraversare il cancello arrugginito dell'ingresso è come entrare in uno di quei luoghi ambientazione di film genere Horror - Splatter. L’albergo ha un aspetto sinistro, anche in una giornata calda e soleggiata. Percorso il viale d'ingresso in leggera salita, si arriva ad un ampio spiazzo dove una grande statua di Cristo sembra volere proteggere l'hotel e scoraggiare gli estranei ad entrare. Si ha subito la spiacevole sensazione di essere osservati dall'alto, attraverso le finestre buie e rotte dei vari piani. L’hotel è in cattivo stato, ingombro di macerie e rifiuti lasciati un po’ ovunque da chi ne ha fatto un rifugio temporaneo. Entrando e vagando per corridoi e stanze ci si aspetta di incontrare da un momento all'altro un folle con cattive intenzioni. Questo posto è certamente meta di gruppi di ispirazione satanista; si notano un gran numero di lumini da cimitero ed una chiara simbologia esoterica dipinta a spray rosso sui muri: il 666 o numero del diavolo, croci e croci rovesciate, simbolo dell’anticristo. Salendo con prudenza le diroccate scale interne ingombre di calcinacci si arriva al secondo piano, dove c’è uno splendido salone con una terrazza che affaccia sul golfo da cui si gode di una vista spettacolare. Quel che rimane degli stucchi e delle vetrate fa pensare ad un hotel di gran prestigio ed eleganza. Il terzo piano è una volume più piccolo, con una terrazza panoramica anche se meno bella e più ammalorata.
Esplorare l’Hotel Eremo, come per tutti i luoghi abbandonati, impone una certa prudenza. Usate scarpe robuste, fate attenzione a dove mettete i piedi e soprattutto le mani. Portate anche una torcia di emergenza. Non esplorate l’albergo da soli, e mai all'imbrunire o di notte. Essendo un luogo molto isolato, sarebbe oltremodo rischioso.

CARTOLINE D'EPOCA da queste immagini si può percepire la bellezza di questa antica dimora


Le foto sopra si riferiscono ad una prima esplorazione nel corso del 2014. Siamo recentemente tornati ed abbiamo trovato la situazione molto cambiata, naturalmente in peggio. Il vialetto di accesso, un tempo pulito ed in buone condizioni, ora è in parte crollato ed ingombro di fitta vegetazione. Anche l'aspetto esterno dell'albergo rivela un notevole decadimento, non sappiamo dire quanto attribuibile alle intemperie e quanto ai vandali. Certamente opera di vandali è la distruzione della bella scala a doppio accesso. I pilastrini di marmo bianco che nella parte sinistra erano sopravvissuti, non ci sono più. Appaiono come segati alla base. Le stanze ed i saloni interni sono ancora peggiorati, così come le varie terrazze in parte allagate. Di seguito le immagini e il link del video.

2018 RITORNO ALL'HOTEL EREMO


 

LA MANSARDA


video

L'esplorazione è stata fatta nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.


 

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