Napoletana, urbexer molto attiva e membro del gruppo Urbex Puglia, regione dove vive con la famiglia. Ecco come ha risposto alle nostre domande.
Parla un po’ di te: (chi sei, dove vivi, cosa fai)
Mi chiamo Olimpia, sono napoletana, vivo a Taranto da ventitré anni. Sono una mamma a tempo pieno e nella vita sono una fashion designer. Amo l’arte in tutte le sue forme, compreso il cinema, un mondo che ho conosciuto personalmente da qualche anno. Mi piace mettermi in gioco su cose nuove, sul set è andata bene e mi è piaciuto tantissimo.
Come hai conosciuto l’Urbex
Ho sempre avuto la passione e la curiosità di visitare posti disabitati, ma non sapevo dell’esistenza dell’Urbex. Poi, ho conosciuto Gianluca Zaccaria che lo pratica e da molti anni ha un canale YouTube (Urbex Puglia); attraverso i suoi video ho sentito il desiderio di partecipare ad una sua esplorazione.
Come e quando hai cominciato
Circa due anni fa, mi trovavo a Napoli dalla mia famiglia ed ho avuto occasione grazie a Gianluca, di partecipare a una sua esplorazione di un paese fantasma, Sorbo, proprio in Campania, nella mia terra. Quale miglior inizio per me. Mi ha portato sicuramente fortuna, perché è stata la prima di una lunga serie. Da allora ho capito che non potevo fare più a meno di continuare a esplorare.
Cosa è per te l’Urbex: cosa ti piace e non ti piace
L' Urbex per me è un mondo nel quale riesco a staccarmi dalla routine della vita di tutti i giorni, ma non solo. L’Urbex è come una macchina del tempo, perché riesce a portarti nel passato, e molto altro ancora; per me è un mix di forti emozioni. Quello che mi piace dell’Urbex, al di là della passione fine a se stessa, è il potenziale che ha di portare alla luce luoghi che possono essere riconvertiti ed avere nuova vita. Quello che non mi piace dell' Urbex è che viene ancora definito ai limiti della legalità, non è riconosciuto perché non esiste una legge specifica e questa cosa secondo me, senza confondere il vero scopo dell' Urbex con altre finalità tutt'altro che documentaristiche, deve cambiare assolutamente.
Che luoghi preferisci esplorare:
Mi piacciono tutti, le case ed edifici di ogni genere, ma amo l’avventura ed ho un debole per tutto quello che riguarda i tempi della guerra; mi affascinano i bunker e le basi militari abbandonate.
Quale è il tuo stile di ripresa:
non sono esperta di riprese, sono la spalla di Gianluca, lo osservo e cerco di seguire sempre lui, facendo tutto quello che lui mi ha insegnato, la mia priorità è sempre l’esperienza che in quei momenti sto vivendo.
Foto o video
Preferisco fare foto
L' emozione più bella e quella più brutta facendo Urbex:
Sicuramente l'emozione più bella facendo Urbex è stato trovarsi nei tunnel sotterranei della Seconda guerra mondiale. Sono stati momenti unici. L’emozione più brutta non saprei dirti, perché anche quando ti trovi in difficoltà diventa una sfida e alla fine anche l’adrenalina, l’ansia, certe volte la paura le trasformo subito in qualcosa di positivo. Questo aspetto, però, fa parte proprio del mio carattere.
Che consigli daresti a chi deve iniziare:
Io sono stata fortunata, perché ho un eccellente maestro, Gianluca Zaccaria con il quale ho fatto numerosissime esplorazioni e gli sono grata. Pertanto, i consigli che posso dare a chi deve iniziare sono quelli che ho appreso da lui. Innanzitutto seguire regole semplici: rispettare sempre ciò che non ci appartiene; esplorare senza oltrepassare il limite quando oltre il limite diventa rischio; non dare mai niente per scontato durante un sopralluogo. Infine, agli appassionati, come me, dico: "esplorate !! esplorate! continuate ad esplorare i posti abbandonati ... solamente così l’Urbex non si fermerà mai"
Ed ora le immagini di Olimpia in azione: