LA CHIESA DEL LAGO

La chiesa di San Giovanni in Val di Lago fu iniziata nel 1566 e terminata nel 1587, 700 metri a nord del Lago di Bolsena, proprio dove passava la via Francigena. È certo, perché ne sono stati rinvenuti i resti nel 2014, che fosse edificata dove era una precedente chiesa intitolata a San Giovanni Battista. C’è persino una leggenda, e si sa che spesso le leggende nascondono un fondo di verità, che narra che San Giovanni apparve il 5 giugno 1563 ad un bambino di nome Nicola Pellegrini chiedendo che fosse ricostruita la chiesa che era a lui intitolata in quel luogo. 

La chiesa è opera dell’architetto Pietro Tartarino, che scelse di edificarla a pianta ottagonale con un presbiterio rettangolare di dimensioni più contenute rispetto alla già menzionata parte principale. La chiesa aveva una copertura a cupola, non più esistente, e fu finemente decorata all’interno dall’artista fiorentino Fernando Fancelli, il quale aveva già lavorato al duomo di Orvieto. Tracce di queste decorazioni sono ancora visibili come ancora visibile è lo scheletro in muratura di un Cristo sul muro di fondo del presbiterio.

Anche se questa chiesa è stata edificata in un periodo lontano dalle vicende legate all’ordine cavalleresco dei templari, tuttavia la sua collocazione e la sua forma hanno fatto pensare quanto meno ad una ispirazione alle chiese degli ordini militari o templi priorali. Dunque, la forma ottagonale ha fatto subito pensare ad una chiesa dei templari, l'Ordine dei poveri cavalieri di Cristo fondato in Gerusalemme da Ugo di Payns nell’anno 1118; il re di Gerusalemme, Baldovino II, li ospitò nel portico del Tempio di Salomone e perciò furono detti cavalieri del tempio o “Templari”. La nascita di questi ordini religiosi basati su prerogative e consuetudini cavalleresche ha determinato anche la creazione di luoghi di culto che non assomigliassero alle chiese tradizionali a croce latina o greca, ma circolari (vedi Temple Church a Londra), più spesso ottagonali come San Giovanni al lago.

Il Prof. Alessio Varisco, esimio Storico dell’arte, in La tipologia ottagona nei templi degli Ordini Militari scrive: “L’ottagono a livello cristiano rimanda all’immagine delle Otto Beatitudini e perciò la Croce Ottagona –lanceolata- del Sovrano Militare Ordine di Malta è immagine del discorso della Montagna, una sorta di cammino da seguire per migliorare nello zelo e nella condotta morale l’ascesa a Dio. L’immagine ottagonale è in realtà la chiusura perimetrale di una croce greca da tutti e quattro i bracci eguali. Come si può notare è la rimarcazione dell’immagine della Croce, della Passione e della morte però sconfitta dal Salvatore Risorto!... Gli Ordini Militari hanno perciò impiegato –come estremamente simbolici- questa forma semplice ed evocativa in quanto “sintesi” rimandante al mistero della morte di Gesù, nonché alla sua vittoria sugli inferi mediante la Sua Risurrezione. “

Templare o meno, questa chiesa, o meglio ciò che ne rimane, comunica sensazioni forti specie se la visitate con la luce radente del tramonto. E la fantasia corre facendoci vedere al fuoco delle fiaccole cavalieri lucenti, caste dame vestite di purpureo velluto o schiere di monaci penitenti. 

 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.