LA VILLA DEL MISTERO

Questa villa è un vero mistero. Gli interrogativi non (ancora) risolti sono tanti: chi ha potuto abbandonare e lasciare marcire un luogo così bello e perché? Chi ha avuto la fortuna di vivere qui e che fine ha fatto?

Non fatevi ingannare dal titolo, ci siamo fidati di notizie di seconda mano di altri urbexer. Nella vasta libreria del grande salone al pian terreno ci sono diversi libri su rassegne di cinema e fotografia, ma non sappiamo dare un nome ed un volto ai proprietari né essere sicuri che fossero nel mondo del cinema. Se non sicuro certamente probabile è che fossero persone di un certo spessore visto il genere di letture e la quantità di libri presenti. Abbiamo trovato diversi documenti in ucraino, tra cui un biglietto di auguri per i sessanta anni ed una lettera dedicata ad una mamma che sono riuscito a tradurre con un programma di riconoscimento ottico; sfortunatamente non ci sono nomi. Non ci sono giocattoli o libri né camere che possano indicare la presenza di bambini. Possiamo supporre che qui vivesse una coppia, forse mista, di una certa età e di elevato tenore e spessore culturale ed economico. In attesa di scoprire di più sugli abitanti, ci godiamo il poco tempo che potremo rimanere in questa meravigliosa casa per esplorarla e fotografarla. Il giardino non è più tale, ma assomiglia più ad una intricata selva con erbacce infestanti alte un metro. La villa appare dall’esterno e dal basso in discreto stato, salvo scoprire salendo al secondo piano che il tetto è crollato in più punti, lasciando entrare luce e agenti atmosferici. Infatti, uno dei terrazzi è completamente invaso dalla vegetazione. 


L’interno è piuttosto ammalorato, con i parati ormai logori e strappati e l’intonaco che viene giù. Forse qualcuno in passato deve aver rovistato, perché c’è molto disordine e roba sparsa sui pavimenti sudici. Le finestre e quasi tutte le porte sono spalancate: il finestrone della cucina, le finestre basse del salone e il grande finestrone del patio che dà nel salone al pian terreno. Dunque, la villa è completamente aggredibile anche se non rimane quasi nulla da poter prendere. Nonostante ciò, va comunque protetta ed ometteremo qualunque informazione o immagine che possa aiutare il ritrovamento. Possiamo solo immaginare, nella decadenza e nella confusione di oggi, quanto potesse essere bella e raffinata. L’ambiente più sorprendente è un grande salone con un camino, alcuni divani e poltrone ed una grande libreria ancora piena di libri. Davanti al salone si apre un bel terrazzo coperto, corredato di mobili rustici da giardino di rattan; su un tavolo una borsetta logora di finto pitone. Al salone si accede da una cucina abbastanza sudicia ma con ancora tutto al suo posto. Dalla cucina si passa ad un salottino e poi nel salone. Girando a destra, poco prima di uscire sul terrazzo coperto ci sono altre stanze e una scala che conduce al secondo piano. Al secondo piano ci sono bagni e stanze da letto separati da corridoi e ambienti di passaggio. Su un mobile di una camera da letto troviamo uno scatolino con una ciocca di capelli biondi, pegno di chissà chi a chissà chi altro. Forse il tempo ci dirà qualcosa sperando che questa splendida dimora si possa salvare e non faccia la fine da tante altre che nel tempo abbiamo visto letteralmente disintegrarsi.

 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.