LA VILLA DEI BOTTONI

In cima ad un poggio, resiste al tempo, alle intemperie ed all’abbandono una grande, misteriosa e meravigliosa Villa. 

Si tratta in realtà di un complesso costituito oltre che dalla villa, anche da una fattoria e da un’azienda vinicola un tempo rinomata. Versa in uno stato di decadenza assoluta aggravato anche da un incendio di cui ancora si vedono tracce. È appartenuta alla nobile famiglia che gli dà il nome che l’ha posseduta fino al Novecento. Negli anni Sessanta la villa passò di mano ben due volte prima di essere poi stata di fatto abbandonata. Nonostante la devastazione e lo stato davvero precario, i segni dell’antico splendore si notano un po’ ovunque e con un poco di immaginazione non si può che rimanere ancora più attoniti di fronte alla ingloriosa fine di questa antica magione. Stucchi, finiture di pregio, affreschi e meravigliosi soffitti di legno a cassettoni. Della cappella rimane davvero pochissimo, così come di quelli che dovevano essere splendidi giardini ricchi di pergolati, fontane, scalinate e statue. Una vecchia bicicletta se ne sta malinconica davanti ad una vecchia e malconcia porta finestra. La luce radente che filtra evidenzia una fitta teoria di ragnatele cresciuta sul telaio rosso.

Troviamo una zona all’esterno dove ci dovevano essere gli uffici della fattoria con ancora tanti documenti e manufatti. Ci sono anche due grandi cucine.

Riusciamo anche ad arrivare, non senza doverci districare in una selva fittissima, alla azienda vinicola con i grandi silos per la fermentazione e le botti.

Quello che rimane un autentico mistero è la presenza un po’ ovunque di centinaia e centinaia di bottoni, di tante forme e colori. La presenza in una zona della villa di strani e pesanti macchinari ci hanno fatto supporre che si sia tentato di avviare una fabbrica di bottoni che non deve aver funzionato. Ovviamente, questo ci ha suggerito un soprannome per la Villa il cui vero nome è quello della famiglia che l’ha storicamente posseduta.

 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.