Giallo è il colore del mistero, del brivido, della suspense. Questa casa persa tra le colline toscane, introvabile se non si conosce l'esatta ubicazione, si è guadagnata questo appellativo non tanto (o comunque non solo) per il suo colore giallo ocra acceso che fa da richiamo alle colline arate ed arse dal sole, ma per le sinistre leggende ad essa legate. Non per nulla è considerato uno dei luoghi più infestati ed inquietanti dai cosiddetti "ghost seekers" e dagli amanti del paranormale. Una delle storie più agghiaccianti che si raccontano su questa desolata magione riguarda il suo ultimo abitante, un medico, il quale uccise moglie e figli prima di suicidarsi, impiccandosi in una delle stanze della casa. Una delle cose che sedicenti medium e sensitivi fanno una volta giunti è cercare di capire in quale stanza si sarebbe ucciso il medico … e le teorie si sprecano. Corollario di questa vicenda è la circostanza che più di una persona ha udito il pianto disperato di un bambino provenire dal primo piano. La casa è stata in vendita per molti anni inutilmente: nessuno pare l’abbia voluta acquistare. Oggi se ne sta malconcia e malinconica su una collina in attesa del suo destino.
La "casa gialla" ha un aspetto molto semplice, una sorta di cubo a due livelli con scarsa attenzione al preziosismo architettonico. Se fosse di marmo bianco, potrebbe ricordare gli edifici di epoca fascista. Non abbiamo notizie su di essa se non che fosse un podere sulla antica via Francigena e, quindi, conosciuto da tutti i viandanti che la percorrevano. Non conosciamo l’anno di costruzione né il nome del proprietario della leggenda.
L’esplorazione parte dal pianterreno e dal singolare corridoio di ingresso che termina con una bella porta di legno a vetri colorati, unico preziosismo dell’edificio, che a sua volta introduce alle scale che conducono al primo piano. Sul lato sinistro si aprono due ampie stanze: la cucina ed un soggiorno. Il primo piano è occupato dalla zona notte con alcune camere da letto ed un bagno molto spartano. In una delle stanze, probabilmente quella padronale per la maggior ricercatezza del mobilio e dal grande letto matrimoniale, c’è una vecchia sedia a rotelle. Non è quello l’ambiente che ci ha messo più angoscia bensì una grande stanza sporca di guano con un letto singolo di ferro battuto. Non sappiamo spiegarvi il perché, non siamo interessati al paranormale, fantasmi e cose affini; tuttavia, quella stanza ha messo a tutti e noi tre che esploravamo sensazioni di profondo disagio ed inquietudine. Diciamo che se dovessimo scegliere una stanza dove presumere si siano compiuti i fatti di sangue indicheremmo senza dubbio quella. Per il resto, questa è una delle tante decadenti, solitarie e silenziose case che si incontrano durante le esplorazioni urbex, che raccontano storie e vite passate forse non comprensibili pienamente a noi che siamo entrati e a quelli che in seguito entreranno.
L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato.
IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.
Treespassing private properties is both illegal and dangerous.