LA CASA DEL DENTISTA

È una bella giornata d’estate, la piazza è affollata di turisti e tutti si godono l’aria buona, e tutto sommato mite, di questo bel borgo medioevale. Ci dirigiamo verso il castello, nella parte più antica, per visitare una casa molto particolare. Le strade diventano sempre più strette e tortuose e, finalmente, giungiamo nei pressi del nostro obbiettivo. Un’occhiata a trecentosessanta gradi per verificare la presenza di sguardi indiscreti e ci infiliamo nello stretto vicoletto dove c’è uno degli ingressi; è socchiuso, la porta è vecchia e sgangherata ma si muove sui cardini. Il primo impatto non è dei migliori, c’è un tremendo odore di muffa e sporcizia, ma sappiamo che la meraviglia è dietro l’angolo. E, infatti, la sala che avevamo visto in tante foto e video si apre all’improvviso davanti a noi. Siamo dentro un luogo assai iconico per il mondo Urbex, la casa di un medico dentista che esercitava nel dopoguerra, figlio a sua volta di un illustre medico nonché letterato. Sono del padre i bei versi riportati sulle pareti in vari punti di questo ingresso, che era anche quello che accoglieva i clienti dello studio medico allocato al pianterreno. La grande pendola ed il leone di pietra a guardia delle scale sono fortunatamente ancora al loro posto. Sappiamo, purtroppo, che molte delle cose dello studio dentistico non ci sono più, probabilmente sono state rubate visto il generale stato di degrado e abbandono della grande casa. La grande biblioteca del salone, ad esempio, è ormai quasi vuota e non rimangono che una piccola parte dei tantissimi libri di pregio un tempo presenti sugli scaffali. Tuttavia, l’eleganza e l’ecletticità di questa grande casa ancora sono in grado di stupire nonostante l’abbandono e la decadenza. 

Cerchiamo ora di descrivervi brevemente la struttura di questa dimora.

Apparentemente anonima all’esterno, con diversi accessi, di cui un cancelletto che dà su un giardino (oggi una selva impenetrabile), si sviluppa su due livelli. Il pianterreno, essenzialmente di rappresentanza, è occupato da un grande elegante salone di ingresso che faceva anche da anticamera allo studio medico, un secondo grande (bellissimo) salone biblioteca, lo studio medico e vari altri ambienti di servizio. 

SALONE DI INGRESSO

SALONE E BIBLIOTECA

STUDIO DENTISTICO

AMBIENTI DI SERVIZIO DEL PIANTERRENO

Dal salone di ingresso si diparte la scala, presieduta come detto da un grande leone di pietra, che conduce al primo piano. Al primo piano vi era la vera e propria casa con la cucina, i bagni, alcuni salottini, stanze da letto e una stanza guardaroba occupata da capienti armadi. Le stanze da letto sono essenzialmente tre, una con un grande letto matrimoniale, un'altra con due grandi letti singoli ed una con un letto singolo. Forse la camera matrimoniale era occupata dal dentista e sua moglie, le altre dai figli o altri parenti. La casa è piena di documenti e testimonianze di vita, e tra queste c’è una pagella del 1953 di una figlia del medico, di nome Itala. 

PRIMO PIANO

Purtroppo, come tutti i luoghi abbandonati anche questo si deteriora molto velocemente, a causa dell’abbandono stesso ma in maggior parte per l’azione di vandali e ladri che, a vedere le immagini di chi è stato qui in precedenza, hanno portato via molte cose, tra cui la bellissima poltrona da dentista che oggi sarebbe un pezzo da museo. Noi siamo solo testimoni di questi mondi che lentamente scompaiono e non possiamo provare che pietà per essi. Ogni cautela per proteggere questi luoghi non è sufficiente a fermare il degrado. Forse, un giorno non lontano, di tutto ciò non rimarrà che le immagini con le quali chi è passato da qui ha documentato la bellezza morente di questa antica magione. 

 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.